Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera ospite a Radio Club 91

Arrivano 40 milioni di euro del Fondo per il microcredito sociale e alle imprese accantonato in due anni con la metà degli stipendi dei parlamentari del Movimento 5 Stelle. I moduli per accedervi compariranno tra 20 giorni sul Ministero dello Sviluppo economico. Lo ha annunciato il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, ospite a Radio Club 91 nel corso del programma "Il Martello" condotto da Ciro Montella e Roberto Esse. "Adesso faremo microcredito per giovani disoccupati che vogliono far partire nuove imprese e dedicheremo il 30% del fondo a famiglie con persone disabili o che hanno perso il lavoro o il capofamiglia. L'impegno più difficile prima delle Regionali? Comunicare il più possibile quello che abbiamo fatto in questi anni perché se la politica in questo Paese si fosse abituata prima a fare e poi a comunicare probabilmente non avremmo avuto neppure i tassi di astensione di Regioni come l'Emilia. Ormai non si capisce più se l'annuncio è una cosa fatta o una cosa da fare". E ancora: "Portiamo nelle istituzioni il valore aggiunto delle mani slegate: Non si può cambiare con coloro che hanno distrutto l'Italia, è un'illusione. Occorre riservare la qualità delle istituzioni. In questi anni anche in Campania si è ceduto ai compromessi con gli inciuci tra Bassolino e Martusciello, Pdl e Pd, faccia della stessa medaglia. Noi cerchiamo di migliorare le condizioni di questo Paese attraverso singoli temi perché il nostro obiettivo è non avere le mani legate, cosa che non avviene se si fa un'alleanza precostituita con i partiti non si migliora nulla. La vera risposta la danno i sindaci che corrono da soli. A Ragusa per esempio tagliando gli sprechi gli studenti pendolari non pagano più il biglietto dei bus e dei treni. A Mira ci sono 500 mila euro messi dal sindaco per i giovani disoccupati che iniziano a lavorare nel turismo grazie alla capacità del sindaco di aver intercettato i fondi europei a costo zero senza consulenze. Siamo il terzo incomodo in Campania. In questa regione l'unico problema è la gestione politica frutto di voracità e spartizione politica. La soluzione? Eleggere persone oneste senza legami, facendo una società di trasporti realmente pubblica. Bisogna  cambiare atteggiamento politico, basta essere consapevoli di chi si sta votando. Chi butto dalla torre tra Caldoro e de Magistris ? Non voglio il male di nessuno quindi non butto giù nessuno, penso solo che cerco di convincere quelle due persone ad andare a casa altrimenti saranno i cittadini a mandarli via prima o poi". Sui media: "L'informazione in Italia è vorace e non garantisce qualità: i media sono voraci di informazione a discapito della qualità e sono abituati a far comunicare solo i vertici delle strutture politiche noi invece siamo sempre stati un movimento che è stato orizzontale e quindi ha più voci". E sulle regionali : "immagino una Campania in cui il trasporto pubblico diventi efficiente solo perché gli sciacalli hanno finito di sbranare tutto e la sanità funzioni e, che sia realmente pubblica e non che viri nel privato, e vorrei che si facesse chiarezza sul tema della terra dei fuochi per smentire lo scempio di questi anni e aiutare i contadini massacrati da un allarmismo più mediatico che scientifico". Quanto alle polemiche sulle candidature: "La nostra non è una polemica ma discussione. I meccanismi sono sempre migliorabili. Unica cosa è che noi non portiamo a votare i cinesi, non portiamo a votare stranieri come ha fatto di recente il  Pd. Il nostro è un meccanismo straordinario e lo dimostra il fatto che io ero un cittadino sconosciuto. La vera rivoluzione è portare nelle istituzioni gente fresca senza anni di politica sulle spalle, di inciuci. Non c'è polemica nell'affermare che chi ha troppi anni di politica sulle spalle sbaglia ma oggi c'è bisogno di aria fresca e il nostro meccanismo attraverso criteri rigidi garantisce questo. E il politico rodato o meno deve fare una cosa appena eletto : mettersi a studiare e ascoltare. Un esempio? I poliziotti dinanzi alla Camera mi hanno suggerito di passare le auto blu alle forze dell'ordine piuttosto che venderle su ebay. Allora ho scritto un emendamento che è passato e oggi grazie al M5s a quel cittadino che ho ascoltato c'è una legge che trasferisce le auto blu dei sottosegretari e dei viceministri compatibili alle forze dell'ordine. Questo dimostra che in Italia abbiamo una classe politica che al massimo sente il cittadino ma non lo ascolta. Monti ne è l'esempio lampante: il bocconiano che si erige a tuttologo convinto di saper affrontare tutto e invece ha distrutto gran parte della nostra economia con la complicità dei partiti che oggi dicono di voler risolvere i problema. Oggi se è possibile compensare le cartelle di Equitalia con i soldi che devono avere dalla pubblica amministrazione è grazie ai nostri parlamentari molti dei quali erano imprenditori e venivano dalla vita reale. Il vero problema è che ci sono state delle persone che sono fuoriuscite". Sulle espulsioni : " Premesso che il Pd in un anno ha espulso il triplo delle persone rispetto alle nostre,  ricordo le parole di Grillo in cui pronosticava già la perdita del 10 % degli iscritti : perché il nostro è un progetto di persone normali in una vasca di squali: qualcuno si fa prendere dalle tentazioni. L'importante è però che noi li teniamo fuori perché la corruzione morale è peggiore della corruzione materiale. Se mi chiamate deputato non mi offendo ma chiamarmi  onorevole è impreciso come minimo la parola non compare da nessuna parte nella Costituzione esistono i deputati e i senatori poi se sono degno di onore lo deciderete alla fine del mio mandato".
E sul capo dello stato: "In questo momento i cittadini si aspettano un capo dello stato che tagli con il passato. Noi abbiamo avuto un Presidente della Repubblica che ha firmato per la legge Fornero, per un decreto che trasferiva 7 miliardi e mezzo alle banche quindi se ci serve un Presidente della Repubblica ce ne vuole uno coraggioso. Ma qualsiasi considerazione è prematura, un saggio in questo momento tace".
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