Vivere è aiutare a vivere

“Vivere è aiutare a vivere” è il titolo della 62° giornata mondiale dei malati di lebbra  che si celebra domani 25 gennaio. L’iniziativa nasce nel 1954 dal giornalista e scrittore francese Raoul Follereau che la volle  per sensibilizzare alla lotta contro la lebbra e tutte le lebbre ovvero fame, povertà, malattie, egoismo, guerre, ingiustizie, e per raccogliere sostegni concreti per condurre questa sfida. Il motto per quest’anno è una frase di Follereau che esprime con semplicità e chiarezza il dovere della solidarietà. L’Aifo  registra ancora ogni anno  200.000 nuovi casi di affetti dal  morbo di Hansen e tra le maggiori cause di diffusione di questa terribile malattia ci sono la povertà e la mancanza di servizi sanitari.  La Giornata gode dell’Alto patronato  della Presidenza della Repubblica ed è organizzata  in collabozione  con l’ Associazione Italiana Allenatori di Calcio e Lega Serie A, dall’Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau, sodalizio che è presente in ventidue paesi nel  mondo dove promuove l’iniziativa a favore dei malati di lebbra. L’Aifo nella città sammaritana  ha quale responsabile cittadino Rino Pepe che da più di trent’anni coinvolge volontari  di ogni età in questa iniziativa benefica.  Davanti alle chiese dedicate alla Madonna Delle Grazie, San Pietro e Sant’Agostino durante la mattinata  saranno allestiti dei banchetti  dove oltre che assumere informazioni sull’attività svolta dall’Aifo a favore dei colpiti dal morbo di Hansen sarà possibile acquistare il miele della solidarietà.

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