Verso rifiuti zero

La seduta consiliare di venerdì scorso può rappresentare una giornata molto importante per la città, nonostante le croniche assenza dei consiglieri, con presenze oscillanti tra le 14 e le 16 (su un totale di 32 più il Sindaco), più o meno equamente distribuite tra maggioranza (e le sue “sfumature”) ed opposizione (idem). D'altronde, città distratta, consiglio distratto. Le decisioni prese (quasi) all’unanimità potrebbero  segnare una vera e propria svolta per quel che riguarda la gestione del ciclo di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Il voto favorevole alla petizione popolare (proposta da Speranza per Caserta e sottoscritta nel dicembre 2013 da oltre 700 cittadini) che impegna l'Amministrazione ad intraprendere il percorso “verso Rifiuti Zero”, e l’approvazione del regolamento per la premialità per gli utenti che conferiscono i rifiuti differenziati in isola ecologica (redatto dall'Assessorato all'Ambiente), costituiscono una solida base sulla quale immaginare una città che, in qualche anno, possa uscire dalla mediocrità attuale, ergendosi al rango di “comune virtuoso”.  Con questa delibera, Caserta va a far compagnia ai 213 comuni italiani (per un totale di quasi quattro milioni e mezzo di abitanti) che hanno già intrapreso la strada “zero waste”.
Ma cosa bisognerà fare, nel concreto? Va assunta come regola fondamentale quella delle “quattro erre”: Riduzione, Riutilizzo, Recupero, Riciclo, in modo da ottenere altissime percentuali di raccolta differenziata, collegate alla riduzione del consumo dei rifiuti ed ad un intenso riciclo, ed arrivare a bassissime percentuali invece di indifferenziato (appunto “zero waste”). Come si vede, la raccolta differenziata è solo l’ultimo anello di una catena virtuosa, che prevede innanzitutto la riduzione della produzione stessa del rifiuto. In tal senso, possono essere utili provvedimenti che incentivino il commercio di prodotti alla spina, e campagne di sensibilizzazione ai cittadini nella scelta di prodotti con imballaggi meno ingombranti. Sono solo due esempi delle tante azioni che si possono mettere in campo. Obiettivi come il 75-80% di raccolta differenziata, la riduzione del 20-25% dei rifiuti complessivi prodotti, e consistenti abbattimenti delle tasse sui rifiuti solidi urbani, non sono fantascienza. Certo, il percorso è complicato e c'è bisogno della collaborazione di tutti: in primis del Sindaco e dell'Assessore al ramo, quelli di oggi e quelli che saranno, che devono considerare il voto di ieri un impegno serio ed ineludibile. A tal proposito, Speranza per Caserta propone che nella delibera di giunta che dovrà essere approvata al più presto, sia prevista la costituzione dell' “Osservatorio verso Rifiuti Zero” che abbia il compito di monitorare in maniera continua l'azione dell'Amministrazione, indicando criticità e soluzioni per rendere il suddetto percorso verificabile, partecipato e costantemente in grado di aggiornarsi anche alla luce dell’evolversi del quadro nazionale ed internazionale. E' opportuno che l’Osservatorio preveda, oltre a risorse interne all'Ente, la partecipazione dei rappresentanti delle associazioni ambientaliste maggiormente operative sul territorio, e che si riunisca frequentemente, ovviamente a titolo gratuito, per monitorare costantemente l’attuazione delle decisioni politiche ed amministrative.
Speranza per Caserta sarà attenta all’attuazione della volontà del Consiglio Comunale, affinché i provvedimenti deliberati non rimangano neanche un giorno di troppo in qualche cassetto.

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