Tentano il furto dei cuccioli del Foof rischiando di ammazzarli

Mondragone – A pensare alle molteplici ingiustizie che vanno in scena giorno dopo giorno nel nostro Belpaese non si riesce proprio a credere che viviamo in un paese civile, e negli ultimi giorni l’assurdità della giustizia italiana ha colpito anche le vicende dei nostri amici a quattro zampe. Nella notte tra il 6 e il 7 Marzo, quattro uomini di origini napoletane hanno tentato di rubare dei cuccioli presso il Foof di Mondragone, il cosiddetto Museo del cane, una struttura prima nel suo genere in Italia che raccoglie al suo interno diverse aree dedicate al mondo del miglior amico dell’uomo. Tra queste, anche un rifugio che accoglie svariati esemplari di alcune delle razze più peculiari e richieste dagli amanti del genere in questo momento, che hanno attirato i malintenzionati che volevano sottrarli dal rifugio per poi rivenderli al mercato nero. Già solitamente le pratiche adottate per tenere, trasportare e rivendere i cuccioli implicano atteggiamenti che vanno davvero oltre la civiltà e l’umanità di coloro che gestiscono i traffici illeciti, costringendo i cuccioli in gabbie o bagagliai di auto, stipati peggio di oggetti usati e in condizione di scarsissima igiene che mettono seriamente a repentaglio la salute e la vita stessa dei cani, ma addirittura pensare di poterli “rubare” incartandoli in buste di plastica ha un che di assurdo e a dir poco ridicolo. Trentuno i cani sequestrati dai ladri, che hanno cercato di portar via cuccioli e fattrici per poter alimentare un mercato tanto redditizio quanto squallido, legando i cani e richiudendoli in sacchetti di plastica come se fossero scarpe, jeans, mobili o preziosi dispositivi elettronici, peccato che invece si trattasse di esseri viventi che senza ossigeno sono destinati a una lenta e atroce agonia. Per fortuna i cuccioli e le cagnoline sono stati prontamente liberati e stanno bene, grazie ai guardiani notturni che sono riusciti a bloccare i malviventi e ad allertare i carabinieri che hanno arrestato i ladri, processati poi per direttissima. Tutto è bene quel che finisce bene? No, dal momento che la sentenza del giudice ha rimesso in libertà i delinquenti, di nuovo a piede libero dopo il patteggiamento. Non siamo davvero più in grado di riconoscere le violenze su creature indifese, che dovremmo proteggere invece di sfruttare per scopi meramente commerciali?

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