”Approdi al cappello giullare” di Pasqualina Di Blasio; Recensione

Ho appena finito di leggere la raccolta di poesie scritte dalla poetessa Pasqualina Di Blasio intitolata ”Approdi al cappello giullare”, in essa vi ho ritrovato tutti i temi più cari a noi esseri  umani: l’amore filiale, l’amore coniugale, l’amore materno, il rispetto per se stessi e per tutte le creature piccole e grandi che ci circondano. Un profondo amore per le proprie origini, per la cultura e le tradizioni vere e radicate che legano ognuno di noi alla propria terra d’origine. Il sentimento dell’amicizia, un intenso sentimento religioso, la sete e la ricerca per la cultura autentica in un afflato che va sempre in cerca di noi stessi all’interno di una società che spesso non sa offrire approdi sicuri ai più deboli e ai più sensibili. Insomma, in una parola, nella raccolta di poesie di Pasqualina, si ritrova l’animo nobile e sensibile di una grande donna e poetessa dei sentimenti più autentici che governano l’animo di una persona d’altri tempi e d’altri lidi! Focalizzando l’attenzione su tutte le poesie contenute nel libro, dopo averle lette con molta attenzione e con immenso piacere, io ho  estrapolato tre poesie, che hanno maggiormente colpito la mia sensibilità di appassionato lettore. La prima si intitola: “Dilaga la voglia di te”. Il tema centrale è lo struggente ricordo dell’amato marito, terminando l’ultima quartina in questo modo:
“Dilaga, invece , la voglia di Te,
scavalcando ogni fossa e misura.
La sola che cresce nel tempo
E non conosce lenimento e sutura.”
La seconda ha per titolo:”In terra di Olimpia”. La poesia, riecheggiando temi ellenistici, declama l’amore eterno per il suo amato iniziando in questo modo:
“In terra d’Olimpia,
fra cori ellenici e sentimenti densi
consegno a Persefone, esperta di addii e ritorni,
il mio canto d’amore ampliato da Eco.”
La terza si intitola:”Percorso”. La silloge è un volo d’uccello sull’esperienza spirituale di un pellegrinaggio al santuario di Santiago di  Compostela. Di questa poesia mi piace ricordare la quartina centrale che recita così:
“Cenci stesi i miei pensieri
Nell’ombra chiusa di un fardello
In cerca di un fiato di fiammella
Che additi un senso che non muore”.
L’intera raccolta di poesie richiama a un continuo esame con l’io interiore collegato ai temi che ho dapprima descritto. Ogni lettore, che avrà il piacere di imbattersi in questa bellissima raccolta di liriche, ne potrà trarre tutte le implicazione personali a secondo della propria sensibilità  e del momento particolare nel quale affronterà la lettura. Consiglio la lettura dei versi a tutti gli amanti della vera poesia. Mi sento  altresì di esprimere il mio più grande plauso alla poetessa Di Blasio, che con mirabile linguaggio ed efficaci metafore ha  reso oltremodo piacevole la lettura delle sue sillogi.

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