Recensione al libro “Inchiostri di carattere”

Ho letteralmente divorato in una notte insonne il bel libro della grafologa Barbara Taglioni intitolato:”Inchiostri di carattere” ritratti grafologici di personalità famose, edito dalla casa editrice Apostrofoeditore. Tralasciando di elogiare l’originale e accattivante grafica della copertina, sono stato risucchiato dal racconto delle personalità descritte nel libro in modo mirabile. L’autrice tratta ognuno dei personaggi con garbo e fine sottigliezza, quasi come se le osservasse da lontano ma, ne scrutasse alla luce della  lente di ingrandimento, rappresentata dalla sua profonda analisi grafologica, il loro profondo risvolto psicologico. Tutti i personaggi sono di origine siciliana oppure a vario titolo collegati alla storia della Sicilia, alle sue tradizioni, alla sua cultura, e  al suo tessuto sociale. Tra i personaggi che mi hanno maggiormente colpito attraverso il succinto racconto delle loro vite per arrivare a una caratterizzazione interiore fornita dalla perizia grafologica delle loro scritture cito: Lucio Piccolo, poeta palermitano, la cui parabola vitale, con le sue manie, le sue piccole idiosincrasie ma, anche le sue grandezze, sarebbe da approfondire per ogni amante dell’arte poetica; Rosa Balistreri, enigmatica e problematica figura arrivata alla notorietà dopo una vita travagliata attraverso la scoperta della sua bellissima voce; Mariannina Coffa Caruso, sublime poetessa disconosciuta  perfino dalla propria famiglia ma, omaggiata e riverita da un vasto pubblico di comuni cittadini, i quali la scortarono durante l’ultimo tragitto in assenza di qualsiasi familiare; Rita Atria, figlia minorenne di un mafioso, disperata, all’annuncio dell’uccisione violenta del giudice Paolo Borsellino,  dopo una settimana si lancia nel vuoto avendo perduto l’unica figura maschile di riferimento dopo essere diventata “testimone di giustizia”; per ultimo mi compiaccio di ricordare la figura dello straordinario uomo e artista che fu il maestro d’orchestra: Giuseppe Sinopoli, il quale assommava in sé tante qualità eccelse,  che, al culmine del successo e dei riconoscimenti, muore tragicamente sul palco a Berlino mentre dirige l’opera di G.Verdi ”l’Aida”. In riferimento alle straordinarie doti di un tal uomo colgo l’occasione per sottolinearne l’immensa caratura citando amaramente il detto latino:”Sic transit gloria mundi!” Nel libro ci sono altri personaggi delineati con finezza e acume letterario come: Al Pacino, Carmen Consoli, la regina Margherita di Savoia e altri di cui non sto qui a farne l’elenco. Tutti sono stati descritti dall’abile grafologa,  ora anche autrice Barbara Taglioni, attingendo alla sua professione nel  primo e appassionante libro. Consiglio la lettura a tutte le persone interessate a scoprire e a incuriosirsi a nuovi mondi, a nuovi modi di osservare e di analizzare il complesso mondo dell’umana specie, così come viene presentato nel libro attraverso l’uso dell’arte-scienza della grafologia. Sono sinceramente ammirato e grato all’autrice per avermi dato l’opportunità di avvicinarmi a una disciplina fino ad ora per me quasi sconosciuta! Non resta che elogiare la scrittrice in attesa della  prossima opera.

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