La Scuola Media “Cales” a EXPO Milano 2015

Gli alunni delle classi terze della Scuola Media Statale “Cales” di Calvi Risorta, accompagnati dalla Dirigente Scolastica Assunta Adriana Roviello, dalla Direttrice dei servizi generali amministrativi Antonietta Izzo (per la parte amministrativa), dalle prof. sse Mena Marra, Imma De Stavola, Eleonora Fattore e Carmen Zacchia hanno visitato l’Expo Milano 2015, l’esposizione universale che l’Italia ospita dal 1° maggio al 31 ottobre 2015.
L’Expo è un viaggio fra i sapori e i saperi del mondo. Una grande storia letta attraverso la tradizione dello stare a tavola, i diversi tipi di coltivazione che hanno caratterizzato epoche e civiltà, i problemi legati alla sostenibilità e alla protezione del pianeta.
I paesi partecipanti sono 144 con il 94% della popolazione del pianeta, oltre 3 Organizzazioni internazionali: ONU, Unione Europea e CERN e tutti hanno presentato idee, proposte, progetti e documentazione nell’ottica di educare alla solidarietà. E’ significativo il tema dell’esposizione: Nutrire il pianeta, energia per la vita.
Tutti i padiglioni dell’Expo (n. 58) hanno suscitato interesse ma, come era facilmente prevedibile, hanno attirato una particolare attenzione degli alunni e dei docenti il padiglione Zero, il palazzo Italia ed il Cardo.
Il padiglione Zero, vero e propria porta della manifestazione, dove si racconta l’evoluzione del rapporto millenario tra uomo e cibo. La struttura è composta di 12 sale a tema e si ripercorre il progredire di una società, da popolo di pescatori, agricoltori e contadini, a società del benessere, del consumismo e anche dello spreco. Le abilità dell’uomo e la sua capacità di distinguere, il bene e il male, il paradosso alimentare.
Il Palazzo Italia si presenta come una piazza aperta, con un colpo d’occhio molto italiano: i mercati di strada e racchiudono in se l’idea del vivaio e mostra al mondo la storia del paese; si parte dalla piazza e con il collegamento audio-video con i mercati di Rialto a Venezia, di Campo dei Fiori a Roma e del Capo a Palermo.
Poi, prima di imboccare il percorso a spirale che conduce ai piani superiori, c’è l’incrocio tra passato e futuro, la statua di Demetra, dea dell’abbondanza per i Romani (prestata dagli Uffizi di Firenze) circondata dalla mostra su donne e alimentazione. Ogni rampa racconta una potenza italiana: la potenza del saper fare, la potenza della bellezza e la potenza del futuro, ovvero i guizzi che, nonostante i nostri limiti, territoriali o linguistici, lasceranno qualcosa nell’avvenire.

 

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