Peregrinatio caiatina: da Caiazzo a Montevergine a piedi per venerare la Madonna

E’ partita ieri pomeriggio la tradizionale “Peregrinatio Caiatina” verso Montevergine, dopo il raduno nella Basilica minore, come avviene ormai da 19 anni senza interruzione. Evento straordinario, che si perde nella notte dei tempi, sospeso per alcuni anni nel dopoguerra, e ripristinato con grande impegno e vigoria. Un gruppo di fedeli – uomini, donne, anziani e ragazzi dotati di una forza di volontà eccezionale – trascorrerà due giorni camminando sotto il sole cocente nell’attesa di raggiungere l’agognata meta dove si arriverà domenica mattina. Dopo due giorni di cammino lungo circa 80 km, infatti, pellegrini e altri caiatini giunti con propri mezzi di trasporto si ritroveranno domenica mattina all’alba in località Ospedaletto d’Alpinolo, da dove partirà la tradizionale “scalata della montagna”, che condurrà attraverso il “Sentiero dei pellegrini” al Santuario Abbazia di Montevergine, passando per il “Sedile della Madonna”. Qui i pellegrini faranno una sosta e ad uno ad uno sederanno su questa pietra somigliante ad una poltrona per chiedere la personale preghiera alla Vergine Maria. Strane storie riguardano quel posto: si racconta infatti che molti dei pellegrini, colpiti dal freddo durante la scalata, fossero stati costretti a fermarsi. Il dolore lancinante, allo stomaco, alle gambe o alle ossa non permetteva il prosieguo del viaggio, ma quando sedevano su quella naturale sedia di pietra, velocemente vedevano sparire ogni dolore. Fu per questo che l’Abate Pascharello, sentiti tali racconti, decise di far costruire la cappella, sì da preservare meglio la sedia divina. Una volta arrivati in cima, si ci inginocchia e accovacciati si salgono le scale che conducono al Santuario e in tale posizione si arriva dinanzi all’immagine della Madonna. Qui tutti i pellegrini sono presi da intense emozioni e, tra pianti e sorrisi, possono finalmente pregare per ottenere le grazie dalla Vergine o ringraziare per quelle già ricevute. L’atmosfera di questo momento è commovente. L’empatia e la compartecipazione sono davvero indescrivibili. Ai momenti di preghiera, saranno anche abbinati momenti di convivialità come il pic-nic del pranzo di domenica, organizzato per ristorarsi ma anche per alleggerire l’atmosfera. La giornata si chiuderà con la celebrazione della Santa Messa, successiva all’arrivo dei bus con i sacerdoti e altri fedeli caiatini, e col canto "Statte bon Madonna mia, l'ann ch vèn c turnamm a venì" che congeda i pellegrini dal Santuario, abbandonato a ritroso, senza voltare le spalle alla Madonna. Esibizionismo, eccesso di protagonismo, tradizione ritenuta un'esagerata mortificazione corporale per  gli immancabili moralisti di professione; forma di devozione, atto d'amore e penitenza per i credenti.
 

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