Metti una sera al Salotto Morelli

Con una perfomance di vertiginosa bellezza, professionalità e competenza, ad opera dell’attrice Teresa Barretta, si è chiuso il terzo anno sociale del Salotto Morelli, serie di incontri culturali, a cadenza mensile, messo in atto dall’Associazione Il Tutto nel Frammento.
L’8 luglio, serata conclusiva, ha visto gli ospiti ascoltare, con curiosità e passione, un colto intervento del dott. Emanuele Coppola, direttore della Biblioteca di Giugliano (Na), su Gian Battista Basile e vivere un momento di autentica Bellezza quando l’attrice Teresa Barretta ha recitato tre racconti da Lo cunto de li cunti. Il Salotto Morelli ha dedicato quest’anno sociale, in particolare, ad alcuni aspetti della cultura napoletana. Infatti dopo un omaggio a Proust, ad opera del prof. Gennaro Oliviero e all’intricata storia del Graal – grazie ad uno studioso quale Carlo Morelli, – il Principe di San Severo – intervento altamente qualificato dell’ingegner Lino Lista, – Cimarosa – affidato alla competenza del dott. Fabio Dell’Aversana – e Basile hanno occupato gli incontri tra gennaio e luglio.
Non si è trattato però di campanilismo – impossibile a pensarsi, con testimoni di così ampio respiro, sia pur del passato -; la tradizione partenopea si è intrecciata a figure quali Giorgio La Pira, per il quale è intervenuto il dott. Domenico de Cicco, Presidente del Centro Giorgio La Pira di Pomigliano d’Arco (Na), che ha permesso a molti ospiti la scoperta di un protagonista del Novecento, poiché le nostre scuole non parlano di questa storia ignorando, colpevolmente, figure come quelle il Sindaco di Firenze.
Le poesie di Maria Nunzia Masullo e del nipote di Armando Gil, hanno permesso alla Poesia di rendersi presente, Poesia che ha generato un magico momento quando, Fabrizio Coscia, accompagnato dalle musiche di Lidia Vanacore, eseguite dalla stessa – finissima ed elegante pianista -,  ha letto alcuni passi dal suo ‘romanzo’  Soli eravamo.
Il Natale a Napoli, con il testo di Claudio Canzanella e il Prologo de La Cantata dei Pastori, messo in scena dall’Associazione Culturale Matilde Serao, è stato un altro irripetibile incontro.
La chiusura dell’8 luglio ha coronato l’impegno degli organizzatori e dei  partecipanti, chiusura estiva con anticipazioni ‘golose’ per il prossimo anno sociale, sempre attente a coniugare le varie e  saporose articolazioni e anime della Cultura tutta.

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