Napoli come nel vecchio Far West
Ormai è cronaca quotidiana; sparatorie, omicidi, intimidazioni, minacce sono all’ordine del giorno in una città come quella di Napoli ritornata prepotentemente alla ribalta per gravissimi episodi di cronaca nera. L’altra notte sono stati esplosi numerosi colpi di pistola contro una abitazione del quartiere di Soccavo, contemporaneamente un uomo veniva ammazzato a Ponticelli ed un giovanissimo alla sanità, senza dimenticare l’atto eroico del cittadino ucraino morto nel tentativo di sventare una rapina.
Sull’allarme criminalità è intervenuto Giuseppe Raimondi, Segretario Generale Regionale del sindacato indipendente di Polizia Coisp, il quale ha dichiarato: “ I cittadini napoletani hanno paura; quelli che fino a qualche tempo fa erano episodi occasionali, eccezionali, stanno diventando realtà quotidiana. In tutti i quartieri cittadini ma anche nella provincia, bande di criminali , siano essi organizzati o cani sciolti, sparano all’impazzata. Decine, centinaia di proiettili che fanno vittime anche innocenti. Nelle ultime ore, nella sola zona flegrea, si contano almeno 5 episodi simili, nel corso dei quali sono stati contati almeno 200 colpi di armi da fuoco da guerra; inermi cittadini prigionieri di giovani criminali, che sotto l’effetto di droghe non esitano a puntare armi, spesso utilizzandole. Nel rione Sanità è stato ucciso un giovane di appena 17 anni, vittima predestinata o innocente lo chiariranno le indagini; a Ponticelli un pregiudicato freddato con numerosi colpi di pistola. Non solo i privati cittadini sono vittime dei soprusi , stanotte anche alcuni colleghi delle volanti, rei solo di aver chiesto i documenti ad un uomo nel quartiere Rione Traiano, sono stati letteralmente accerchiati e malmenati da numerosi abitanti della zona intervenuti a difesa dell’uomo; fatto gravissimo che mette in dubbio l’autorità e la forza dello Stato sul territorio. La situazione, continua Raimondi, non è più sostenibile, il livello di sicurezza percepito è precipitato, i cittadini implorano aiuto chiedono solo di poter vivere tranquillamente, poter passeggiare senza il rischio di diventare l’ultimo eroe di una folle guerra. Chiediamo a gran voce, e lo facciamo da un pezzo, che data la gravissima situazione in cui versa la città di Napoli, ci sia un intervento forte, deciso e soprattutto immediato da parte dello Stato, una risposta incisiva con leggi speciali così come previsto dalle leggi vigenti. Pretendiamo la assoluta certezza della pena, chi sbaglia deve pagare duramente. Non è possibile che pregiudicati con pagine di precedenti siano ancora in giro per le vie cittadine perseverando a delinquere. Basta ai benefici di Legge, in guerra devono essere sospese tutte le garanzie. Mentre nei quartieri periferici ed anche centrali di Napoli si continua a sparare , ad uccidere, a rapinare , assistiamo inermi al perseverare nell’attuazione del Progetto Aracne, tanto caro ai vertici della questura partenopea, che “dedica “ ma oserei dire “spreca” tante risorse umane al presidio di poche strade, lasciando la stragrande maggioranza del territorio in mano a queste bande di criminali. Il fallimento di Aracne segue l’altra grande debacle che è stato il modello Caserta, che di fatto non ha portato a nulla se non a dilapidare importanti risorse economiche. La mia solidarietà, conclude Raimondi, va a Fabio Postiglione, giornalista della testata partenopea “Il Roma”, al quale la scorsa notte, a scopo intimidatorio, ha subito un atto vandalico ai danni della propria autovettura, episodio questo che segue gli altri verificatisi da circa due mesi e che tentano di zittire la stampa sui gravi fatti di camorra. A Postiglione dico che in noi troverà sempre alleati fedeli pronti a combattere con lui”.