Il corteo per la vita ha sfilato nonostante la pioggia
Oltre 150 volontari hanno testimoniato con la presenza il loro si alla vita. Questo terzo Corteo per la vita contro l'aborto, si è tenuto sotto la pioggia scrosciante: almeno 150 persone (soprattutto donne e giovani studenti), provenienti da tutta la Campania hanno sfilato attraverso il centro cittadino con l'ombrello e con una vistosa presenza di forze di polizia che precedevano e chiudevano il corteo. La pioggia incessante quindi non ha impedito che si svolgesse anche questo 3° corteo per la vita e per un giorno Caserta e Milano hanno sfilato insieme contro l'aborto. Caserta, infatti, nonostante il cattivo tempo, è stata meta di gruppi pro-life provenienti da tutte le province della Campania ed ha ospitato la troupe della televisione pubblica francese per realizzare un reportage sull'aborto ed intervistare la ginecologa Lina Canciello.
Sabato scorso, quindi, a partire dalle ore 17.00, si è tenuto anche a Caserta il Corteo per la vita, organizzato dal comitato No194 (coordinatore casertano il preside Paolo Mesolella), in collaborazione con il Movimento per la Vita di Napoli e Cava de' Tirreni, Alleanza Cattolica, Parrocchia S. Paolo di Caivano ed il Rinnovamento dello Spirito.
Tra i tanti partecipanti al corteo la ginecologa Lia Canciello, obiettore di coscienza, il dott. Raffaele Mazzarella Direttore del “Festival della vita”, Roberto Pugno, Nando Sebastianelli e Tommaso Tartaglione di Alleanza Cattolica, Rossella Lanna, Susanna e Anna Reccia da Caivano, Mario Romanelli del MPV Salerno, Rita Madonna, Rossella Tripoldelli e Domenico Parillo e Antonio Feroce dell'ass. No194, Gianluca Parisi ed Erminio Zona di Caserta24ore, Franco Falco di Dea Notizie e le sezioni dell'associazion e no194 provenienti da Avellino con Ivano Manno, da Benevento con Gianluca Martone, da Napoli con Anna Romano, da Salerno con Daniele Carrano. ”Quello di sabato 11 aprile – spiega il preside Paolo Mesolella, coordinatore campano del movimento no194, è stato un corteo per dire un forte SI alla Vita e un NO fermo alla legge 194, legge ingiusta e assassina che ha causato dalla sua entrata in vigore ad oggi oltre 6 milioni di bambini soppressi nel grembo materno. Legge che ci rende complici di questi delitti in quanto commessi nei nostri ospedali e pagati con i soldi delle nostre tasse. La legge 194 è una legge che d’altra parte non ha eliminato la piaga degli aborti clandestini che, solo in Italia, sono oltre 30 mila all’anno. A dimostrazione del fatto che la legalizzazione dell’aborto non ha per nulla sconfitto la piaga della clandestinità, ma ha aggiunto ad essa, un altro male legalizzato. L’aborto, del resto non è privo di oneri per lo stato se si pensa che è gratis per le donne che devono abortire, ma costa fino a 5 mila euro per i contribuenti”.