Santa Maria delle Grazie di San Leucio: il capolavoro di Collecini

Nella parte più tranquilla della ridente cittadina di San Leucio sorge un’antica quanto affascinante costruzione di epoca borbonica: la chiesa di Santa Maria delle Grazie.
Voluta dal re Ferdinando IV, questa chiesa fu progettata dall’architetto Francesco Collecini, noto per i prestigiosi incarichi presso il Real sito di San Leucio, per i lavori all’acquedotto carolino di Vanvitelli e per quelli della reggia di Carditello.
Inaugurata nel 1803, fu richiesta dal re per la sua devozione alla Madonna delle Grazie, e per concedere anche alla comunità dell’area Vaccheria un luogo spirituale dove potersi radunare e pregare insieme. Oggi la chiesa di Santa Maria delle Grazie si scopre in un posto quieto, perfettamente adatto alla riunione in preghiera, ed è particolarmente amata dai fedeli casertani – e non solo – per l’intimità e l’accoglienza avvertita all’interno di questa singolare chiesa.
Non solo un luogo di preghiera, però, ma anche un sito di indubbio interesse storico-culturale per gli intenditori del genere, visitato ogni anno da centinaia di turisti attirati dalle bellezze di San Leucio. La struttura si presenta all’esterno perfettamente simmetrica: due le rampe di scale da percorrere per raggiungere il piazzale in basalto antistante l’ingresso della chiesa; altrettante le torri campanarie che affiancano la parte centrale del santuario; uguale la disposizione e posizione delle statue sul lato destro e sinistro della facciata, con otto nicchie e sette statue in terracotta raffiguranti figure spirituali come San Pietro, San Paolo, l’evangelista Matteo e Giovanni, e il profeta Geremia. Ma è varcando la soglia interna che il visitatore resta maggiormente colpito: lo stile neogotico dell’esterno e il colore scuro del tufo cedono il posto al candore barocco delle decorazioni in stucco. Il colore predominante è il bianco, con rifiniture in oro che impreziosiscono l’ambiente raccolto, sovrastato da una cupola, e pavimentato con marmorei motivi geometrici.
La pianta della chiesa è costituita da un unico ambiente, senza navate laterali e terminante in un abside che ospita l’altare maggiore, semplice ed essenziale.
Un pezzo di storia leuciana nel quale raccogliersi in preghiera, un’oasi spitiruale lontana dal caos quotidiano: ecco cos’è la chiesa di Santa Maria della Grazie di San Leucio.

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