Inspiegabile follia

È l'11 settembre 2001, ho 9 anni, sto guardando come ogni pomeriggio "Sabrina vita da strega" e, a un certo punto, si ferma tutto ed inizia il TG "edizione straordinaria".
“Perché? Dov'è il mio telefilm?” mi chiedo.
Aspetta, ma è New York, quelle in TV sono le Torri Gemelle, ci sono stata l'anno scorso con la mia famiglia. Siamo anche saliti fin sopra. Ma perché c'è il fumo? Guarda, un aereo è andato a sbattere contro una delle Torri. Devo dirlo a mamma e papà.
Quando glielo dico, vedo sui loro volti delle strane espressioni che afferrano immediatamente quello che a me, a 9 anni, non può essere chiaro: non è un incidente, è un attentato!
Che strana parola! Cosa significa?
Poi però, inizio a capire di cosa si tratti quando mi accorgo che viene colpita anche l'altra Torre, e anche il Pentagono, che non so bene cosa sia. Il TG inoltre dice che la Casa Bianca, dove c’è il Presidente, stava per essere colpita, ma dei passeggeri non lo hanno permesso. Non so bene cosa significhi. In effetti, in questo pomeriggio, non capisco quasi nulla di quello che sta succedendo. So solo che sono cose brutte, che l'America è in pericolo e che io non posso fare nulla per aiutare tutte quelle persone. Alcune si lanciano nel vuoto per non morire tra le fiamme, e quelle sono immagini che non dimenticherò mai più, come tutto, in quel terribile giorno!

E’ il 13 novembre 2015, ho 23 anni, è sera, sono nella mia stanza, ho appena finito di guardare un film in DVD, apro Facebook e leggo una serie di messaggi strani su qualcosa che pare stia accadendo a Parigi. Accendo la TV e, come quell'11 settembre e come purtroppo tante altre volte negli ultimi anni, vedo ovunque "edizioni straordinarie" dei vari TG. Una serie di attentati a Parigi! Stavolta, purtroppo, capisco benissimo di cosa si tratti.
Il senso di impotenza è lo stesso di quel giorno ma stavolta c'è una forte paura e non solo perché sono più grande e capisco la situazione. Ma anche perché, mentre quell'11 settembre sentivo parlare per la prima volta di quelle strane organizzazioni terroristiche, oggi so bene cosa sia l'Isis, e il pensiero va immediatamente a loro e alla loro inspiegabile follia.
Ma c'è anche un altro motivo, più egoista, per il quale stavolta ho più paura: perché hanno colpito l'Europa! Sono a pochi passi da noi. Parigi poteva essere Londra, Berlino o anche Roma, Milano, Napoli… I luoghi colpiti sono luoghi comuni: c’è lo stadio, c’è il teatro… Ed egoisticamente penso che, allora, potrebbe toccare anche a me!
Mi sento impotente ma, soprattutto, non mi sento al sicuro. So che il giorno in cui questo orrore accadrà in Italia, saremo tutti assolutamente impreparati! E ad andarci di mezzo saremo noi, gente comune punita per qualcosa che non ha fatto, dalla follia di gente che dice di agire in nome di Allah.
Ma quale Dio può volere dei morti?
Una cosa è certa: il terrore che ci attraversava quando vedevamo qualcuno con un burqa o semplicemente una persona che nella nostra mente avesse qualcosa di sospetto, non diminuirà ma aumenterà a dismisura, fino a farci avere paura di tutto ciò che è diverso da noi.
La differenza è che, d'ora in poi, avremo paura di andare anche allo stadio, al teatro e in qualsiasi altro luogo abituale. Perché questa gente è folle e la loro follia può colpirci ovunque!
Siamo tutti parigini… preghiamo per le vittime!

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