Gli Uffizi a Casal di Principe: la luce vince l’ombra

Casal di Principe, Nella casa confiscata a un boss della camorra intitolata a don Peppe Diana, è allestita da giugno di quest’anno, e si protrarrà fino al 13 dicembre un’importante mostra di dipinti provenienti dal polo fiorentino.  Tra gli artisti autori delle opere troviamo figure di rilievo della pittura del Seicento napoletano: Mattia Preti, Massimo Stanzione,  Luca Giordano; suggestiva la “Natura Morta con pesci e tartaruga” di Giuseppe Recco; numerose le tele con rappresentazioni sacre tra cui la “Santa Caterina d’Alessandria” di Artemisia Gentileschi. La collezione si apre con il manifesto proveniente dalla raccolta Terrae Motus di Lucio Amelio: “Fate Presto” è il grido di aiuto lanciato dalla prima pagina del quotidiano Il Mattino dopo la catastrofe del terremoto in Irpinia nel 1980. Nel percorso museale è esposta  inoltre una “Mater Matuta” proveniente dal Museo Archeologico Campano di Capua che ne conserva decine di altri esemplari in una collezione che è unica al mondo. Il percorso si chiude con una video istallazione che ricostruisce “L’Adorazione dei pastori” di Gherardo delle Notti: una tela di circa tre metri e mezzo per due che venne quasi del tutto distrutta nell’attentato mafioso agli Uffizi nel 1993, ma che, grazie ad un attento restauro si può comunque ammirare in parte nonostante i gravi danni subiti. La mostra ha avuto un successo inatteso con centinaia di migliaia di visitatori provenienti da tutta Italia e oltre: una rivincita per questa terra troppo spesso martoriata dalla camorra ma che ha tanto da offrire.

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