Pieno successo della Festa del Laicato

I movimenti, i gruppi e le associazioni presenti nell’Arcidiocesi di Capua hanno risposto presente  all’invito rivolto dal Consiglio di Presidenza della Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali, organizzatrice fin dal 2007 della giornata gremendo la Sala Baccarini dell’ex Seminario vescovile. Il convegno, moderato da Pina Pastore dell’Azione Cattolica,  si è aperto con la proiezione del video realizzato in occasione della due giorni diocesana svoltosi in preparazione del Convegno di Firenze. Ha fatto seguito l’intervento dell’Arcivescovo Monsignor Salvatore Visco il quale esordito elogiando il lavoro svolto dalla Consulta e testimoniato dalla larga presenza alla giornata  ed invitando, tra l’altro, i presenti ad un altro appuntamento ormai vicino che sarà l’apertura della Porta Santa della Cattedrale capuana e a seguire il 20 dicembre il Giubileo del Laicato. Ha fatto seguito l’intervento di Marcello Rauccio, Presidente della Consulta, tra i delegati della Diocesi al Convegno di Firenze, che ha raccontato la sua esperienza sottolineando il ruolo importante svolto dai convegnisti laici in un convegno dove sono state messe in evidenza le criticità della Chiesa di oggi in un clima di grande collaborazione e voglia di trovare metodi nuovi per evangelizzare e coinvolgere i “lontani”. Antonietta  Valoroso del Movimento dei Focolarini, anche lei  inviata al Convegno fiorentino, ha messo l’accento sulla grande emozione provata nel partecipare assieme ad altri duemilacentonovantanove convegnisti ad una cinque giorni di lavori in un clima molto particolare. Pezzo forte del convegno è stata la relazione di  Don Emilio Salvatore, parroco della  Chiesa Ave Gratia Plena di Piedimonte Matese    rappresentante del Clero all’assise fiorentina.“L’Ambiente, L’Arte e la Bellezza, Le Relazioni Sociali e La Religiosità Popolare” su questi ambiti si è sviluppato l’intervento del sacerdote che precisato che i suddetti sono solo particolari angoli visuali scelti dai Vescovi campani per leggere il positivo del territorio regionale nel quale abita gente notoriamente accogliente, che conserva bellezze paesaggistiche ed artistiche e molto legata al devozionismo semplice e schietto. Don Emilio ha poi sottolineato come la Chiesa che esce dal Convegno di Firenze vuole continuare un percorso sinodale dove tutti, religiosi e laici, devono camminare insieme avendo il coraggio di coinvolgere i giovani con una evangelizzazione nuova e creativa. E’ seguita una discussione assembleare partecipata e con l’intervento di diversi esponenti del laicato diocesano.

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