I test per le intolleranze alimentari spesso non sono attendibili
Il sistema immunitario difende il nostro organismo da agenti estranei nocivi (es. virus, batteri, ecc.) scatenando una serie di reazioni per eliminarli. Una delle caratteristiche del sistema immunitario è quella di riconoscere il self (ciò che fa parte del nostro organismo) dal non-self (cioè gli agenti esterni, che non fanno parte del nostro organismo) ed è in grado di distinguere ciò che è nocivo da ciò che è innocuo. Ma possono esserci delle alterazioni per cui non è sempre così. Quando il sistema immunitario percepisce una sostanza innocua come nociva si manifestano le allergie. L’organismo produce anticorpi che si legano a specifiche porzioni della “sostanza innocua” che il sistema riconosce come dannosa (questa sostanza prende il nome di allergene). Gli anticorpi che intervengono in questo caso, si chiamano immunoglobuline E (IgE), diversi dagli anticorpi che intervengono per debellare una sostanza realmente nociva. La reazione tra anticorpo ed allergene scatena una serie di eventi: la risposta immunitaria. Come conseguenza si possono avere sintomi a livello cutaneo, respiratorio, gastrointestinale e nei casi più gravi a livello sistemico.
Le allergie possono essere diagnosticate con dei semplici esami, in quanto conosciamo il meccanismo che è alla base e tutti i tipi di allergeni attivano sempre lo stesso meccanismo.
Discorso del tutto diverso per le intolleranze, spesso vengono confuse con le allergie in quanto in alcuni casi i sintomi possono essere simili, ma il meccanismo è completamente diverso. Si tratta di alterazioni metaboliche che variano a secondo del tipo di intolleranza e proprio per questa variabilità la maggior parte restano sconosciute e non possono avere una diagnosi specifica in quanto non conosciamo l’alterazione che le causa.
Tra le intolleranze conosciute ricordiamo l’ intolleranza al lattosio e la celiachia (una forma di intolleranza al glutine). Vediamo di cosa si tratta per mettere l’accento sulla diversità dei meccanismi coinvolti nelle intolleranze a differenza delle allergie.
INTOLLERANZA AL LATTOSIO: il lattosio è uno zucchero complesso formato da due zuccheri semplici, il galattosio ed il glucosio. Per essere metabolizzato deve essere scisso nei due zuccheri semplici e questo viene fatto da un enzima, la lattasi. La perdita di funzione della lattasi causa l’incapacità di metabolizzare il lattosio e quindi l’intolleranza ai latticini. C’è da dire che la lattasi è molto attiva nei bambini e perde la sua attività con l’età adulta. I sintomi più frequenti sono: gonfiore addominale, diarrea e nausea. Questo enzima può essere dosato nel siero con un indagine di laboratorio.
LA CELIACHIA: è una forma di intolleranza verso il glutine, in particolare la reazione avversa avviene contro le gliadine (una costituente del glutine) che in questi pazienti è in grado di causare una reazione infiammatoria. Si tratta di una patologia autoimmune, si attiva il sistema immunitario (ma non si tratta di una reazione allergica). Nel siero di questi pazienti, in seguito all’ingestione di glutine, sono presenti specifici anticorpi (diversi dalle IgE ), si tratta di anticorpi diretti contro il self (il proprio organismo) e anticorpi diretti contro le gliadine. Anche in questo caso, come per l’intolleranza al lattosio, conoscendo il meccanismo che è alla base questi anticorpi possono essere dosati con un indagine di laboratorio. I sintomi sono molto variabili, frequentemente è presente diarrea e malassorbimento (seguendo questo link: http://www.deanotizie.it/webnews/index.php?option=com_content&task=view&id=15048&Itemid=2 si trova un mio articolo dedicato alla celiachia).
Questi due esempi mettono in evidenza la variabilità dei meccanismi coinvolti nelle varie intolleranze e chiariscono perché è fondamentale conoscere il meccanismo che è alla base per poter fare diagnosi. in tanti altri casi, di intolleranze reali o presunte, ciò non è attualmente possibile.