Le magnifiche ville d’otium dell’antica Stabiae

La Campania è famosa per la ricchezza culturale e i lasciti monumentali degli antichi popoli che l’hanno abitata in passato e, tra i molteplici siti archeologici di grande interesse storico, al 2° posto tra le mete preferite dai turisti in Italia figurano Pompei ed Ercolano.
Pompei è celebre in tutto il mondo, ma esistono scavi meno famosi e altrettanto suggestivi delle ville romane di Castellammare di Stabia.
Proprio sulle colline dell’antica Stabiae sono tornate alla luce due tra le più affascinanti ville d’otium risalenti all’epoca degli splendori di Roma: Villa Arianna e Villa San Marco, distrutte prima dal terremoto nel 62 e poi definitivamente dall’eruzione del Vesuvio nel 79.
In cima al monte Varano trovano collocazione gli 11.000 mq di Villa Arianna, adagiata sul profilo collinare per quanti andavano a trovare il proprietario per godere dell’ “otium”, ovvero del riposo dal lavoro.
La struttura, oggi visitabile per una superficie di 2000 mq, disponeva di aree come il triclinio, le terme e la palestra.
Ed è proprio nel triclinio che si trascorreva il momento più importante della giornata, il pranzo: sdraiati sul triclinio fino a tarda notte, i commensali consumavano il pasto allietati dalle interpretazioni dell’Odissea o Eneide così come si apprende dalle raffigurazioni sulle pareti, che aiutavano gli intrattenitori a non perdere il filo durante l’esibizione.
Questa villa deve il suo nome al meraviglioso affresco che ritrae il mito di Arianna, nel momento dell’abbandono di Teseo, rinvenuto nella villa insieme alla famosa Venditrice di amorini, alla Flora e alla Leda.
Poco lontano è situata la più grande villa d’otium campana risalente all’età augustea: Villa San Marco. Perfettamente conservata grazie alla cenere del Vesuvio che l’ha completamente protetta nel corso dei secoli, come Villa Arianna può godere del suggestivo panorama sulla costa marina e sullo spettacolare responsabile della loro distruzione, il potente Vesuvio.
In questa villa trova posto un grande impianto termale, con aree adibite a terme calde e fredde: un enorme braciere al centro della stanza veniva riempito di carboni ardenti per riscaldare l’acqua circostante e portare benessere ai bagnanti.
Due strutture di inestimabile valore e in buono stato, facilmente raggiungibili e visitabili che regalano a chi vi entra la sensazione di un tempo ormai lontano, ma che sembra essersi fermato nell’attesa del ritorno dei rispettivi proprietari.

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