Agenda teatrale

Teatro Ricciardi di Capua – Info 0823963874 – Martedì 26 gennaio, ore 21.00 Teatro Diana di Nocera Inferiore – info 3347009811 – Mercoledì 27 gennaio, ore 20.45
Teatro Massimo di Benevento
info 082442711
Giovedì 28 gennaio, ore 20.45

Teatro Delle Rose, Piano Di Sorrento
info 0818786165
Venerdì 29 gennaio, ore 21.00

Teatro Umberto di Nola
info 0818231622
Sabato 30 gennaio, ore 20.45

Teatri Uniti
presenta

Toni Servillo legge Napoli
con Toni Servillo

Lassammo fa’ Dio – Salvatore Di Giacomo
Vincenzo De Pretore – Eduardo de Filippo     
A Madonna d’e’ mandarine – Ferdinando Russo
E’ sfogliatelle – Ferdinando Russo
Fravecature – Raffaele Viviani
A sciaveca – Mimmo Borrelli
Litoranea – Enzo Moscato
‘O vecchio sott’o ponte – Maurizio De Giovanni
Sogno napoletano – Giuseppe Montesano
Napule – Mimmo Borrelli
Primitivamente – Raffaele Viviani
Cose sta lengua sperduta – Michele Sovente
‘ A Livella – Antonio De Curtis (Totò)
‘A casciaforte – Alfonso Mangione
Napoli, città dai mille volti e dalle mille contraddizioni nella quale da sempre convivono vitalità e disperazione, prende vita nella voce di Toni Servillo. Toni Servillo legge Napoli è un viaggio nelle parole di Napoli, da Salvatore Di Giacomo a Ferdinando Russo, da Raffaele Viviani a Eduardo De Filippo e Antonio De Curtis, fino alla voce contemporanea di Enzo Moscato, Mimmo Borrelli, Maurizio De Giovanni e Giuseppe Montesano.
Ne emerge una fuga dalle icone più obsolete della napoletanità, ma insieme un bisogno perentorio di non rinunciare ad una identità sedimentata da quattro secoli di letteratura.

Teatro Carlo Gesualdo di Avellino
info 0825771620
Martedì 26 gennaio, ore 21.00

Teatro Gloria di Pomigliano D’Arco
Info 0818843409
Mercoledì 27 gennaio, ore 20.45

Promo Music
presenta

Cabaret Yiddish
di e con Moni  Ovadia

violino Maurizio Deho’, clarinetto Paolo Rocca
fisarmonica Albert Florian Mihai, contrabbasso Luca Garlaschelli

suono Mauro Pagiaro

La lingua, la musica e la cultura Yiddish, quell’inafferrabile miscuglio di tedesco, ebraico, polacco, russo, ucraino e romeno, la condizione universale dell’Ebreo errante, il suo essere senza patria sempre e comunque, sono al centro di “Cabaret Yiddish” spettacolo da camera da cui è poi derivato il più celebre Oylem Goylem.
Si potrebbe dire che lo spettacolo abbia la forma classica del cabaret comunemente inteso. Alterna infatti brani musicali e canti a storielle, aneddoti, citazioni che la comprovata abilità dell’intrattenitore sa rendere gustosamente vivaci. Ma la curiosità dello spettacolo sta nel fatto di essere interamente dedicato a quella parte di cultura ebraica di cui lo Yiddish è la lingua e il Klezmer la musica.
Uno spettacolo che “sa di steppe e di retrobotteghe, di strade e di sinagoghe”. Tutto questo è ciò che Moni Ovadia chiama “il suono dell’esilio, la musica della dispersione”: in una parola della diaspora.
La musica Klezmer deriva dalle parole ebraiche Kley Zemer, che si riferiscono agli strumenti musicali (violino ed archi in genere e clarinetto) con cui si suonava la musica tradizionale degli Ebrei dell’est europeo a partire all’incirca dal XVI secolo.
«Ho scelto di dimenticare la “filologia” per percorrere un’altra possibilità proclamando che questa musica trascende le sue coordinate spazio-temporali “scientificamente determinate” per parlarci delle lontananze dell’uomo, della sua anima ferita, dei suoi sentimenti assoluti, dei suoi rapporti con il mondo naturale e sociale, del suo essere “santo”, della sua possibilità di ergersi di fronte all’universo, debole ma sublime.
Gli umili che hanno creato tutto ciò prima di poter diventare uomini liberi, sono stati depredati della loro cultura e trasformati in consumatori inebetiti ma sono comunque riusciti a lasciarci una chance postuma, una musica che si genera laddove la distanza fra cielo e terra ha la consistenza di una sottile membrana imenea che vibrando, magari solo per il tempo di una canzonetta, suggerisce, anche se è andata male, che forse siamo stati messi qui per qualcos’altro».
Moni Ovadia

Teatro Modernissimo di Telese Terme
Info 0824976106
Giovedì 28 gennaio, ore 20.45

Teatro Comunale di Lacedonia
info 3346632836 – 3337448095
Venerdì 29 gennaio, ore 20.45

Teatro Auditorium Tommasiello di Teano
info 0823885096 – 3333782429
Sabato 30 gennaio, ore 20.45

Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro
presenta

Carlo Buccirosso in

Il divorzio dei compromessi sposi
liberamente tratto dal romanzo di Alessandro Manzoni
scritto e diretto da Carlo Buccirosso

con Rosalia Porcaro
e Gino Monteleone e Nunzia Schiano
e Antonio Pennarella, Peppe Miale, Claudiafederica Petrella,
Giordano Bassetti, Giuseppe Ansaldi
ensemble  Alessandra Calamassi, Elvira Zingone, Alessia Cutigni, Alessia Di Maio, Sergio Cunto, Mauro De Palma, Matteo Tugnoli, Giancarlo Grosso.

musiche Diego Perris
luci Francesco Adinolfi
coreografie Rita Pivano
scene Gilda Cerullo
costumi Maria Pennacchio
direzione musicale Gabriella De Carlo
aiuto regia Martina Parisi
foto Gilda Valenza
parrucche Anna Maria Sorrentino

Don Rodrigo, usuraio dell’entroterra campano, emigrato sulle rive del lago di Como, con i propri scagnozzi, per tentare di rivitalizzare la propria attività fnanziaria minata ormai dalla crisi crescente e dalla concorrenza di similari organizzazioni locali, si invaghisce di Lucia Mondella, futura sposa di Renzo Tramaglino, giovani di modeste famiglie contadine irrimediabilmente compromesse dai legami di usura intrapresi col suddetto Rodrigo, a tal proposito fermamente deciso a sperimentare, loro malgrado, il primo caso di “separazione prematrimoniale, non consensuale, a tasso di interesse fsso”!
La storia, pur mantenendo per sommi capi lo sviluppo del noto romanzo manzoniano, trova nei caratteri dei singoli personaggi, da Perpetua ad Agnese, da Don Rodrigo a don Abbondio, dai Bravi all’Innominato, l’originale chiave di lettura satiro-farsesca, e nel linguaggio musicale degli stessi, attraverso canoni famose riadattate e riambientate in atmosfere e melodie seicentesche, la classica struttura della tradizionale operetta musicale!
L’uso poi di svariati dialetti, dal toscano al bergamasco, dal calabrese al napoletano, dall’emiliano al siculo, e la vorticosa girandola di numerosi personaggi minori, interpretati dai componenti del corpo di ballo, attraverso canzoni e coreografe, completano la struttura di uno spettacolo che trova i suoi innegabili punti di forza nella tradizione teatrale e nel divertimento della più classica delle satire popolari.

Teatro Roma di Portici
info 081472662
Mercoledì 27 gennaio, ore 20.45

Teatro Comunale di Airola
Info 0823711844
Sabato 30 gennaio, ore 20.45

Arteespettacolo e Prospet Produzione Spettacolo
presentano

Filumena Marturano
di Eduardo De Filippo

con Gloriana (Filumena Marturano) e Nello Mascia (Domenico Soriano)

e con Cloris Brosca (Rosaria Solimene) e Giancarlo Cosentino (Alfredo Amoroso)

e Ferdinando Maddaloni (Avvocato Nocella), Francesca Golia (Diana), Antonio D’Avino (Michele), Antonio Filogamo (Umberto), Gianluca d’Agostino (Riccardo), Rossella Amato (Lucia, cameriera), Valentina Elia (Teresina, sarta), Sergio Caporaso (facchino)

musiche James Senese, scenografia Raffaele Di Florio
costumi Luca Sallustio, disegno luci Lucio Sabatino
aiuto regia Ferdinando Maddaloni

regia Nello Mascia

Filumena Marturano è tra i lavori di Eduardo più conosciuti e apprezzati. E’ stato proprio l’erede del grande maestro, Luca De Filippo, a concedere i diritti di rappresentazione all’attrice Gloriana in scena insieme a Nello Mascia, che ha accettato il doppio ruolo di protagonista maschile (Domenico Soriano) e di regista.
Il 1946 fu un anno fondamentale della Storia d'Italia. Proprio in quell'anno l’Assemblea Costituente dibatteva il tema del diritto-dovere di riconoscimento dei figli illegittimi.
Eduardo scrisse Filumena in pochi giorni, in un impeto creativo folgorante, che lo teneva sveglio anche di notte. L’opera è costruita all’interno di un quadro socio-culturale molto ben definito.
La contrapposizione di due mondi: la Napoli dei “bassi” trasudanti miseria e dignità e la città “bene”, spensierata e inconsapevole che sfrutta ed umilia lo stuolo dei concittadini poveri. Due culture che non hanno possibilità di incontrarsi. Commedia sociale, la definì a giusta ragione Eduardo, ma anche commedia di sentimenti.
L’istinto materno è infatti la sola molla che fa ribellare Filumena dopo anni di silenziosa sottomissione, inducendola all’inganno che è la sola via per assicurare un cognome ai tre figli generati di nascosto da tutti.
Nel teatro eduardiano Filumena è l’unica protagonista femminile. Ed è lei la vessillifera di valori che i maschi sembrano aver dimenticato. Il coraggio, la dignità, il desiderio di riscatto. Medea al rovescio, non sacrifica i suoi figli, ma lotta per assicurare loro stabilità, rispetto un posto non subalterno nella società.
Commedia rivoluzionaria. Filumena non può niente se usa i mezzi della cultura borghese. La legge non è mai stata dalla parte della povera gente, ma potrà avere tutto, usando la forza dei sentimenti. Farà leva sul tema della paternità, e, solo in quel punto, Domenico Soriano cederà. Filumena ha ottenuto quello che desiderava. Ora, finalmente, potrà piangere.

Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta
info 0823444051
Da venerdì 29 a domenica 31 gennaio
(feriali ore 20.45 – festivi ore 18.00)

Camelia White  s.r.l.
presenta

Sabrina Ferilli, Maurizio Micheli,
Pino Quartullo
in

Signori…le paté de la maison!
(Le Prenom di Matthieu DeLaporte – Alexandre De La Patellière)
adattamento di Carlo Buccirosso e Sabrina Ferilli

con
Massimiliano Giovanetti, Claudiafederica, Petrella, Liliana Oricchio Vallasciani

regia Maurizio Micheli

scenografia Gilda Cerullo, costumi Andreas Mercante

Una cena in famiglia con il marito, l’amico del cuore e I cognati nel calore delle mura domestiche, il profumo del cibo che con amorosa pazienza la padrona di casa prepara fin dal primo mattino aiutata dalla madre esperta e pignola, l’annuncio di un imminente lieto evento e il nome da scegliere per il nascituro, la voglia e il piacere di stare insieme, di dirsi tante cose non dette e forse tenute dentro per anni, cosa c’è di più bello?
Il migliore dei ristorante non potrebbe mai regalare la stessa atmosfera, ma si sa, nella famiglia si nasconde tutto il bene e tutto il male possibile come del resto nella società degli uomini.
Le sorprese non mancano e uno scherzo innocente e goliardico può rivelare realtà inaspettate ed imbarazzanti e allora anche la più gustosa delle pietanze come il patè che da il nome al titolo può cambiare sapore e diventare un vero pasticcio, anzi un “pasticciaccio”, la padrona di casa pentirsi di aver passato tante ore ai fornelli e magari dare sfogo a rabbie e frustrazioni per troppi anni represse, ma ormai tutto è pronto, ci si può, anzi ci si deve mettere a tavola.
Una commedia brillante, a tratti grottesca dai risvolti Amari che porta i protagonisti alla consapevolezza che, finite la cena, niente sarà più come prima.
Insomma un “gruppo di famiglia in un interno”, anzi l’interno di un gruppo di famiglia.
Signori e signori .. lo spettacolo è servito!
Maurizio Micheli

Teatro Verdi di Salerno
info 089662141
Da venerdì 29 a domenica 31 gennaio
(venerdì ore 21,00 – sabato ore 17.30 e ore 21.00 – domenica ore 18,30)

Enfi Teatro
Presenta

Claudia Gerini in

Storie di Claudia
di Giampiero Solari, Claudia Gerini, Paola Galassi, Michela Andreozzi

arrangiamento e direzione musicale Leonardo De Amicis
musicista in scena Davide Pistoni
video scene Giuseppe Ragazzini, coreografie Roberta Mastromichele
costumi Nicoletta Ercole, scene Patrizia Bocconi, luci Gigi Saccomandi

regia Giampiero Solari

In un vecchio palazzo di Roma vive Claudia, una bambina allegra e curiosa; nello stesso palazzo, al pianterreno, con le finestre che danno sul cortile, abita la signorina Maria, un’anziana ed eccentrica signora, che ama la musica e  colleziona ricordi, ritratti e libri di donne famose che hanno cambiato la storia.
Da sempre la signorina Maria e il suo appartamento sono l’attrazione segreta  per tutti i bambini del cortile, soprattutto per Claudia. Una sera , inaspettata, grazie ad una camomilla calda, Claudia riesce ad entrare nella casa della signorina Maria e finalmente a conoscerla. Da quella sera fra la signorina Maria e Claudia nasce un’amicizia unica e indissolubile; le camomille bevute insieme diventano un appuntamento quotidiano e, grazie  ai racconti e alle storie della signorina Maria, Claudia  conosce donne incredibili, artiste famose e complicate,  cresce e diventa grande. Diventa a sua volta un’artista famosa e una mamma affettuosa, che porta con sé il desiderio di raccontare e trasmettere  l’amore e la passione per la vita e per il mondo dello spettacolo, così come la signorina Maria ha fatto con lei.
Claudia Gerini accompagna delicatamente il pubblico attraverso questo intenso  viaggio di fantasia, passando da momenti  esilaranti e canzoni e balletti inaspettati, ad altri  momenti poetici  e visionari.
Nell’insieme dei racconti la Gerini ci riporta a momenti della sua vita mischiati ad  altri di pura fantasia che, in “Storie di Claudia”, diventano puro spettacolo.  Grazie ai disegni di Giuseppe Ragazzini, alle musiche arrangiate da Leonardo De Amicis,  alle coreografie di Roberta Mastromichele, e alla regia di Giampiero Solari, Claudia Gerini crea uno spettacolo unico e particolare.

Teatro Nuovo di Salerno
info 089220886
Sabato 30, ore 21.00, e domenica 31 gennaio, ore 18.30

Musicaè Management
Presenta

Lino D’Angiò in

Da grande voglio fare il sindaco
di Lino D’Angiò e Maurizio De Angelis

“La mia non è ne una discesa ne una salita, semplicemente una rimasta in campo”. E’ con queste parole che il noto trasformista partenopeo Lino D’Angiò, annuncia la sua decisione di lanciarsi nell’arena politica italiana. Una scelta presa dopo tante tribolazioni, ma con la consapevolezza che è ormai necessario che qualcuno indichi la giusta via, la terza.
Da Grande voglio fare il sindaco è il titolo del comizio spettacolo con il quale il napoletano sta dimostrando a tutta la Campania che un altro modo di fare politica esiste, il suo. Un programma trasversale, scritto per la gente e portato nei teatri finalmente da uno che quelle tavole ben le conosce.
Il sipario si aprirà finalmente su un professionista dello spettacolo, non uno dei tanti improvvisati che in questi mesi hanno riempito le sale di militanti. Uno che con il suo dissacrante comizio metterà alla berlina tutti i suoi avversari. Meglio essergli amico che nemico, è la regola non scritta da anni rispettata da tutti i maggiori esponenti delle correnti politiche nazionali.
Per annunciare il proprio endorsement al candidato Lino D’Angiò, sulle tavole del teatro, ci saranno esponenti del mondo politico, culturale e religioso del calibro del cardinale Crescenzio Sepe, Giorgio Napolitano, Aurelio De Laurentiis, Nino D’Angelo, Gennario D’Auria, Vincenzo De Luca e Luigi De Magistris.
Una vera e propria consegna del testimone che darà a D’Angiò l’opportunità di coronare quelle che da sempre sono le speranze di un giovane e brillante napoletano che ha avuto un solo sogno, ossia quello di raggiungere la poltrona più ambita, ma allo stesso tempo più scomoda, per un cittadino partenopeo.
Da grande voglio fare il sindaco è il naturale porto d’arrivo per un artista che nelle figure politiche ha storicamente attinto a piene mani. “Per conoscere i cittadini si deve cominciare dal primo, ma allo stesso tempo non bisogna tralasciare le tante piccole sfaccettature che caratterizzano il nostro essere meridionali” commenta così l’attore il suo ultimo spettacolo. “L’essere meridionali nasce da uno strano mix di superstizione, religiosità, politica gridata che i personaggi che da sempre ho personificato negli anni di spettacolo mi hanno permesso di approfondire.
Credo, grazie a loro, di essere diventato un profondo conoscitore della cultura napoletana e di larga parte del sud d’Italia”. Prima di cimentarsi con la stesura di Da grande voglio fare il sindaco, Lino D’Angiò si è assicurato centinaia di repliche per Natale in casa Bassolindo, Spasso dopo spasso in casa Bassolindo, Il Codice D'Angiò e Faccio…Piazza pulita, piéce teatrali scritte di proprio pugno.
Fortunata anche la produzione al di fuori del palco, in particolare per il piccolo schermo. Da anni D’Angiò scrive e conduce programmi televisivi.
Il primo di successo, TeleGaribaldi, è diventato in breve trampolino di lancio per diversi comici napoletani del calibro di Biagio Izzo, Rosaria De Cicco, Rosalia Porcaro, I Ditelo voi, Lisa Fusco, Antonio e Michele e Alessandro Siani. Avanzi Popolo! – The Original, Facciamo …Piazza pulita, Il codice D'Angiò sono solo alcuni degli altri programmi che hanno portato l’attore napoletano nel programma di Antonio Ricci Striscia la notizia e a diverse apparizioni in programmi delle televisioni nazionali, quali La posta del cuore con Sabina Guzzanti, Quelli che il calcio con Simona Ventura e Fenomeni con Piero Chiambretti. Ultimo, in ordine di tempo, lo strepitoso esperimento del Tg D’Angiò, realizzato con una serie di approfondimenti giornalistici e notizie straNordinarie sulla pagina napoletana del sito repubblica.it.

Teatro Carlo Gesualdo di Avellino
info 0825771620
Sabato 30 gennaio, ore 16.00 e ore 19.00

Evento speciale

Masha e Orso live show
E’ lo spettacolo per bambini più atteso dell’anno. E dopo essere stato trasmesso in tv sul canale Rai YoYo, finalmente approda a Teatro con un divertentissimo spettacolo live, che vedrà come protagonisti Masha, Orso e tutti i personaggi principali della serie.
Nei ruoli da protagonista di Masha e Dasha, le giovanissime Margherita Rebeggiani e Giorgia Carlotta Nosella, dirette in scena dal regista e coreografo Luigi Fortunato.
La direzione artistica del progetto, invece, è affidata al Maestro Tony D’Alessio, artista salernitano di nascita ma avellinese di adozione, diventato famoso grazie alla sua straordinaria voce nel corso del talent «X-Factor» dove ha gareggiato nella formazione Ape Escape, al quale è stato affidato il compito di selezionare il cast definitivo dello spettacolo.
La serie animata segue le avventure di una bambina, Masha, e del suo amico, Orso, uniti da un rapporto speciale, metafora di come un bambino possa interagire con il mondo degli adulti e di come un adulto possa aiutarlo in questo compito difficile.
E così, come già apprezzato in Tv, anche lo spettacolo live si pone come obiettivo principale il racconto, farcito da tanta tenerezza e tanta simpatia, delle avventure tra la piccola e dispettosa protagonista Masha e il suo grande amico saggio e paziente, Orso. Masha è una bambina irrequieta e dall’inesauribile energia. È gentile con tutti e la sua estrema curiosità e creatività provocano divertenti avventure, anche se per gli altri sono a volte causa di problemi.
Orso, invece, è un animale cordiale il cui mondo tranquillo viene sconvolto dall’arrivo di Masha. Anche se gli piace la vita senza scossoni, con sua grande sorpresa, scopre ben presto che quando Masha non è in giro, lui sente la sua mancanza ed attende con ansia la prossima avventura con lei.
Il cartone animato di Masha e Orso è diventato subito un successo per le famiglie di tutto il mondo e grazie alla sua capacità di essere divertente ed educativo piace non solo ai bambini ma anche ai genitori.
La serie Masha e Orso è uno spot sulla vera amicizia, sul bisogno di affetto e sulla libertà di essere creativi in maniera divertente ed intelligente.

 

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