Giornata mondiale dei malati di lebbra
Domenica 31 gennaio 2016 si celebra la 63° La Giornata mondiale dei malati di lebbra. Un grande appuntamento di solidarietà che impegna volontari, autorevoli ricercatori, capi di Stato i quali offrono il proprio contributo alla celebrazione di questo evento, che cade ogni anno nell’ultima domenica di gennaio. La giornata fu istituita nel 1954 da Raoul Follereau, scrittore, poeta e giornalista francese che per il suo impegno nella lotta alla lebbra fu definito “apostolo dei lebbrosi”.
In Italia l’iniziativa è promossa dall’Associazione italiana Amici di Raoul Follereau (AIFO) che a S. Maria C.V. ha quale responsabile cittadino Rino Pepe.
L’AIFO, grazie al sostegno di centinaia di migliaia di italiani, dal 1961 ha contribuito alla cura di oltre un milione di malati di lebbra, destinando più di 150 milioni di euro a progetti nei paesi e nelle regioni a basso reddito.
La lebbra è una malattia contagiosa causata dal Mycobacterium leprae, bacillo isolato nel 1873 da Gerhard Armauer Hansen (2-5 anni il periodo di incubazione). Per questo oggi è chiamata anche Morbo di Hansen, oppure, come in Brasile, Hanseniasi.
È dai primi anni 80 del secolo scorso, con l'introduzione del trattamento standard dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (polichemioterapia: rifampicina, clofazimina e dapsone), che la lebbra si può curare. Dopo l’inizio del trattamento, la persona non è più contagiosa e di conseguenza non è necessario l’isolamento.
Se non diagnosticata precocemente e/o non adeguatamente trattata può causare disabilità permanenti, perché il batterio colpisce prevalentemente i nervi periferici: degli arti superiori, inferiori e dell’apparato oculare (neuriti, anestesia, paralisi).
Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel mondo vi sono più tre milioni di persone con disabilità gravi causate dalla malattia che richiedono cure quotidiane.
In occasione della giornata migliaia di volontari AIFO offriranno nelle piazze italiane il “Miele della solidarietà”, il cui ricavato finanzierà i progetti sanitari promossi e gestiti da AIFO nel mondo.
I vasetti del miele ed i sacchetti di iuta che li contengono provengono dal circuito del commercio equo e solidale. Con questa scelta l’AIFO intende confermare il suo impegno nella creazione di rapporti basati sulla giustizia e sulla solidarietà.
Alla Giornata mondiale dei malati di lebbra ed alle iniziative dell'AIFO ad essa legate è stato concesso, negli ultimi dieci anni, l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana. La lotta alla lebbra è un impegno per garantire l’accesso alla salute alle popolazioni più svantaggiate.
A S. Maria C.V. davanti alle chiese dedicate alla Madonna Delle Grazie, San Pietro Apostolo e Sant’Agostino Vescovo, durante la serata di sabato 30 e la mattinata di domenica 31 gennaio, saranno allestiti dei banchetti dove oltre che assumere informazioni sull’attività svolta dall’Aifo a favore dei colpiti dal morbo di Hansen sarà possibile acquistare il miele della solidarietà.