The Blue Hour – Federico Albanese
Raffinato e minimalista, sognante evocativo e malinconico. A due anni di distanza dal suo ultimo lavoro, il poeta del piano – italiano di nascita ma berlinese di adozione – torna con un nuovo progetto, The Blue Hour (uscito il 15 Gennaio per la Neue Meister) che sarà live al Quirinetta di Roma il 16 febbraio.
Tra i migliori esempi di modern neo-classica – al pari di artisti del calibro di Olafur Arnalds, Nils Frahm, Dustin O’Halloran, Max Richter – Federico Albanese crea spazi evocativi di raffinata bellezza, trasportando l’ascoltatore in uno spazio in cui il pianoforte classico si fonde naturalmente con l’elettronica. Il cantautore berlinese è in grado di creare composizioni che fluttuano nell’etere, con effetti ed influenze che spaziano dal pop alla psichedelia, senza mai dimenticare la classica. La sua esperienza lavorativa in ambito cinematografico gli permette di acquisire ed elaborare la connessione esistente tra musica e immagini.
The Blue Hour live è un viaggio lungo tredici brani. Ambivalente e melanconico, il nuovo lavoro di studio raccoglie tutte le atmosfere, le emozioni e le sensazioni che si insinuano nella transizione tra il giorno e la notte, in quel momento in cui percezione e sentimento diventano un tuttuno, dove i pensieri fluttuano tra la luce del giorno che sta finendo ed il buio della notte che sta arrivando. The Blue Hour è una metafora su questa fase di transizione tra il giorno e la notte.
Nell’album, Federico Albanese esplora la musica da camera e la fonde con il minimalismo neo-classico, arricchendola con elementi che spaziano dal piano al sintetizzatore, dal violoncello alla chitarra elettrica, basso, hammond ed effetti di elettronica che lasciano ampio spazio alla fluidità di un suono caldo, intimo, avvolgente ma, nello stesso momento, melanconico.
Prosegue così il cartellone di questo storico teatro, che grazie al lavoro artistico di ViteCulture, nelgiro di pochi mesi è tornato a brillare con concerti di qualità (prossimi live: 18 febbraio Goblin, 20 febbraio Blue Pills), ma anche con la grande musica colta con l’appuntamento fisso de Il Classico del Martedì: dal barocco al Jazz, e la letteratura con l’Oasi Letteraria”, tornando così ad essere, come nei lontani anni Venti, un avamposto culturale a 360° nel cuore della capitale.