Comitato ordine e sicurezza pubblica a Napoli?
Il Coisp: “Non avevamo certamente bisogno di una riunione di tal genere o di tutti gli illustri rappresentanti per dire che 'bisogna far tacere le pistole'. Le passerelle non ci interessano ne come poliziotti ne come cittadini, chiediamo i fatti”!.
“A Napoli dobbiamo far tacere le pistole”, queste le parole del nostro Ministro dell’Interno Angelino Alfano che giovedì scorso ha presieduto in Prefettura una riunione del Comitato per l’Ordine e Sicurezza Pubblica. Presenti anche il Capo della Polizia, Alessandro Pansa, i rappresentanti della Magistratura nonché i rappresentanti delle Istituzioni locali.
In merito è intervenuto il Segretario Generale Regionale del sindacato di polizia Coisp della Campnaia, Giuseppe Raimondi, che così commenta: ” Non avevamo certamente bisogno di una riunione di tal genere o di tutti gli illustri rappresentanti ivi intervenuti per dire che 'bisogna far tacere le pistole'. E non sarà certamente l’annunciata installazione di 50 telecamere nel centro storico e nel decumano, zone queste in cui sovente si consumano le faide di camorra, che potrà risolvere la situazione o arginare il fenomeno. Noi, come sindacato di Polizia, ci chiediamo, a questo punto, per quanto consapevoli di usare autovetture che marciano per cinque turni consecutivi in modo ininterrotto, dove i due operatori per poter uscire devono attendere che smontino i colleghi del turno precedente; consapevoli che i nostri giubbotti antiproiettili (quasi tutti) sono scaduti a dicembre 2015; consapevoli che i commissariati sono ormai ridotti all’osso, senza o con personale insufficiente a coprire tutti i servizi richiesti per garantire compiutamente la sicurezza e l’ordine pubblico; consapevoli che ormai, gli operatori di polizia, lavorano senza più alcuna garanzia Statale, tanto da bastare un niente a capovolgere la medaglia e ritrovarsi da martello ad incudine, magari solo per aver usato quei mezzi coercitivi nei confronti di un balordo qualunque, previsti dalla legislazione ma che comunque vengono dalla stessa biasimati ed in alcuni casi anche puniti. Magari, quegli stessi balordi che abbiamo arrestato la mattina e che ci ritroviamo a spasso già nel pomeriggio, pronti nuovamente a delinquere per gli stessi o altri motivi. Mi chiedo allora – continua il leader campano – quante morti ancora dovranno servire per far comprendere che la Campania ha bisogno di sole tre banali cose:
1)Più mezzi; 2) più uomini, e non solo annunci propagandistici di 74 nuovi investigatori o le 440 unità previste in arrivo a Napoli ; 3) certezza della pena: basta attenuanti o agevolazioni giudiziarie. Questo è quanto sottolineato anche al Sindaco De Magistris che ci ha ringraziati per gli sforzi compiuti fin’ora per la salvaguardia della collettività ed ha chiesto, anch’egli, rinforzi, in termini di risorse”. Raimondi così conclude: ”Napoli è una grande realtà che, come tutte le grandi città, necessita di un aiuto serio, quindi è giusto che lo Stato si adoperi affinchè gli uomini e le donne della Polizia di Stato siano messi in condizione di lavorare ed operare in sicurezza, tutto ciò con più personale, con più mezzi e con certezza della pena . Le passerelle non ci interessano ne come poliziotti ne come cittadini, chiediamo i fatti !”.