Attività Carabinieri Caserta

I Carabinieri della Stazione di Pietramelara (CE), in Baia e Latina (CE), hanno arrestato, i n flagranza di reato per furto di energa elettrica, R. A. cl. 1985, titolare di un bar di quel centro. Nella circostanza i militari dell’Arma, a seguito delle verifiche effettuate unitamente a personale tecnico dell’Enel presso il citato esercizio commerciale, hanno accertato come l’arrestato, mediante un cavo elettrico che collegava fraudolentemente l’impianto del bar direttamente alla montante della rete elettrica Enel, sottraesse illecitamente l’energia per alimentare il proprio negozio. L’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo dalla compatente Autorità Giudiziaria.

Nel quadro delle attività ispettive tese al contrasto del lavoro nero e alla sicurezza sui luoghi di lavoro, l’edilizia, i settori calzaturiero/tessile ed il controllo delle attività economiche gestite da cittadini extracomunitari – ove è più facile trovare forme di sfruttamento delle maestranze – rientrano fra gli obiettivi prioritari del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro.
In tale ultimo contesto – infatti – i Carabinieri del NIL di Caserta, unitamente agli Ispettori della Direzione Territoriale di Caserta e a militari delle Stazioni dell’Arma territorialmente competenti, nei giorni scorsi, hanno proceduto al controllo di due aziende tessili intestate a cittadini pakistani, operanti in S. Arpino, dove sono stati trovati intenti al lavoro totalmente “in nero” ben 15 dipendenti su un totale complessivo di 20.
Alle strette anche l’edilizia il cui settore è quello più esposto agli infortuni sul lavoro.
Invero, gli operanti hanno sottoposto a provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale ben 10 cantieri dove sono stati individuati “in nero” 16 lavoratori su 18 controllati.
Le ispezioni sono state effettuate a Portico di Caserta, S. Marcellino, Cellole, Parete e Lusciano. In quest’ultimo centro alla vista dei militari vi è stato un tentativo di fuga da parte dei lavoratori, ma l’area cantiere, precedentemente circondata – ha impedito qualsiasi allontanamento.
Altri controlli ad Aversa e Casaluce dove sono state sospese tre attività (due calzaturifici e un laboratorio tessile) con il 100% del personale in nero: 15 dipendenti su 15.
24 i datori di lavoro denunciati a piede libero alla competente A.G. per inosservanza delle seguenti misure di sicurezza previste dal Decreto Legislativo n. 81/08:
    Omessi adempimenti sanitari nei confronti dei dipendenti occupati;
    mancata consegna dei dispositivi di protezione individuale;
    mancata formazione e informazione ai lavoratori in relazione all’attività da svolgere e ai rischi connessi;
    inidoneità di ponteggi;
    scale mobili non a norma.
Complessivamente sono state erogate sanzioni amministrative per euro 300.000,00 circa, nonché contravvenzioni penali per  euro 150.000,00.

I carabinieri del Comando Stazione di Maddaloni hanno eseguito un ordine di carcerazione, emesso dall’ufficio esecuzioni penali del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di D’Albenzio Salvatore, cl. 86,  del posto, figlio di D’Albenzio Giorgio, cl 60 e nipote di D’Albenzio Clemente cl. 55, entrambi affiliati clan Belforte (ce) – fazione D’Albenzio-Farina di Maddaloni. Il 30enne dovrà scontare la  pena della reclusione di anni due e mesi tre, poiché responsabile dei reati di ricettazione e detenzione abusiva di armi e munizioni, commessi nell’anno 2011 nel comune di Cervino (ce). Il D’Albenzio, in quella circostanza, mentre si trovava bordo della propria autovettura, veniva sottoposto a perquisizione veicolare al termine della venne trovato in possesso di  una pistola semiautomatica marca SAFE cal. 6,35, con matricola abrasa, completa di caricatore e n. 6 cartucce.

Nel corso della notte, i carabinieri del Comando Stazione di Santa Maria a Vico, unitamente al personale dell’aliquota Radiomobile della Compagnia di Maddaloni, a seguito di immediata ed accurata attività di indagine, hanno tratto in arresto  PAPA Giuseppe cl. 85  del posto, tossicodipendente. L’uomo è ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione ai danni della madre, 54enne. Il Papa, nella circostanza, ha malmenato e minacciava con un giravite la donna al fine di costringerla a corrispondere una somma di denaro pari a circa euro 50, da utilizzare successivamente per l’acquisto di sostanza stupefacente. L’intervento dei carabinieri presso l’abitazione ha consentito di ricostruire l’intera vicenda accertando anche come tali condotte era già state poste in essere anche in passato. L’arrestato, è stato associato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere (Ce).
 

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