Energia elettrica dai pomodori
Alcuni ricercatori americani hanno presentato al 251esimo National Meeting & Exposition dell’American Chemical Society un progetto scientifico per produrre elettricità dai pomodori scartati o danneggiati prodotti in Florida, dato che ogni anno se ne scartano quasi circa 396mila tonnellate. Allo stesso modo della pila a limone anche altri frutti e ortaggi che possiedono al proprio interno succhi ricchi di ioni, i quali possono essere utilizzati come conduttori elettrici nelle celle elettrochimiche. Questo team di scienziati hanno creato una cella a combustibile microbica che utilizzando gli scarti dei pomodori viziati e danneggiati per poter generare energia elettrica. Essi si sono basati sulla tecnologia di impiegare i batteri per abbattere e ossidare il materiale organico poiché questi microorganismi rilasciano elettroni che sono catturati nella cella a combustibile producendo energia elettrica. Inoltre si è scoperto che il pigmento naturale presente nei pomodori, chiamato licopene che conferisce la tipica colorazione rossa, si comporta come un ottimo intermediario nel favorire la produzione di cariche elettriche. Per adesso la potenza in uscita dal dispositivo elettrochimico è ancora piuttosto bassa in quanto per esempio 10 milligrammi di rifiuti possono generare circa 0.3 Watt di elettricità e se facessimo dei calcoli potremmo avere che perfezionando la cella a combustibile biologica, i rifiuti di pomodoro prodotti ogni anno in Florida potrebbero bastare per soddisfare le esigenze energetiche di un parco di divertimenti come quello di Disney World per circa tre mesi. Infatti essendo il succo di pomodoro costituito da sali minerali, tra i quali spicca il potassio con discrete quantità di calcio, fosforo e sodio, che sono proprio utilizzati come soluzioni conduttrici di corrente elettrica e generando le opportune reazioni chimiche di ossidazione e riduzione ai due elettrodi di una cella a combustibile con un passaggio di elettroni. Questo processo aiuta anche a purificare i rifiuti solidi dei pomodori contaminati e delle relative acque di scarico. Quello che fa ben sperare è anche il fatto che la performance elettrica di tali pomodori danneggiati sia addirittura uguale o maggiore di quella dei pomodori sani. Si aspettano comunque ulteriori ricerche per cercare di portare la bassa potenza elettrica ad farla aumentare di alcuni ordini di grandezza al punto tale da poter dire che con la fonte primaria dei pomodori di avere una buona produzione di energia elettrica.