Chi vuole essere amico della Signora in giallo?
Ci risiamo, l'ho rivista. La Signora in giallo è ritornata! Complice la primavera oramai giunta, iniziano le programmazioni TV che, pian piano, ci porteranno sino a quelle estive.
I palinsesti TV diventano sempre più densi di spettacoli ripescati dagli archivi e melensamente riproposti di anno in anno, senza vergogna alcuna, quasi come se vi fosse l'obbligo di tramandare la conoscenza di questi "alti" esempi di arte cinematografica televisiva ad ogni nuova generazione.
Tra gli altri, un filone particolarmente abusato è quello dei telefilm “gialli” di tipo “soft“ che, infatti, da alcuni anni popolano il nostro piccolo schermo.
Ed ecco allora che i nostri assolati e vuoti momenti si riempiono, tra i tanti, con Don Matteo, che arriva sempre un attimo prima dei Carabinieri alla soluzione del caso; Poirot, investigatore di origine belga con la sua pavlata fvancese, i capelli impomatati e gli inconfondibili baffetti nevi avvogantemente acconciati all'insù; il tenente Colombo, dall'impermeabile surunto (cioè super unto), sempre e comunque indossato nonostante in California vi siano temperature da fusione atomica; la “Signora in giallo”, una vispa nonnetta che piuttosto che crescere i nipotini ai giardinetti comunali, va a rompere le scatole allo sceriffo di turno insegnandogli il mestiere di investigatore, senza che nessun poliziotto abbia il coraggio di dirle: “A Signo', e mo' m'hai rotto…!”.
Proprio la “Signora in giallo” interpretata dalla brava attrice Angela Lansbury (in arte, appunto, Gessica Beatrice Fletcher), mi ha stuzzicato un'ancora più impertinente riflessione.
Jessica Fletcher, è una famosa scrittrice di romanzi gialli e abita a Cabot Cove, un delizioso paesino (ovviamente inesistente!) di poco meno di 4000 abitanti ipotizzato negli Stati Uniti, sulla costa dello stato del Maine nel New England.
Jessica è vedova del capitano Frank Fletcher, morto nei primi anni ottanta a causa di una malattia. Il lavoro di autrice la porta spesso a viaggiare fuori da Cabot Cove e dal New England.
Ma che la Signora in giallo resti nella “tranquilla” Cabot Cove oppure che sia in uno dei suoi viaggi negli Stati Uniti e nel mondo, Jessica incontra sempre uno dei suoi tanti nipoti, cugini o amici che, puntualmente, le chiedono aiuto in quanto sospettati dalla polizia locale di un delitto.
Naturalmente l'epilogo di ogni episodio vuole che il malcapitato sia sempre scagionato dalla Signora in giallo, e il vero colpevole additato al goffo e incapace sceriffo.
Ora già la constatazione di quanti omicidi avvengono in una cittadina piccola come Cabot Cove desta una qualche perplessità nello spettatore in quanto, probabilmente, nemmeno nella casbah di Algeri degli anni '20, tenuto conto del numero degli abitanti in proporzione, avveniva lo stesso numero di delitti.
Ma, come detto, talvolta Jessica è anche fuori dalla piccola e deliziosa Cabot Cove.
Tuttavia, quale che sia il viaggio, a corto o a lungo raggio, in Papuasia come in Alaska, insomma dovunque essa vada, la Fletcher si trova, sempre e comunque, a dover aiutare un suo amico o parente restato coinvolto in un omicidio avvenuto in coincidenza col suo arrivo.
Passi che il Tenente Colombo o Poirot, visto che è il loro mestiere, incontrino ad ogni episodio un delitto e un criminale. Passi ancora che Don Matteo, nella sua veste di parroco, si interessi dei suoi parrocchiani e, quindi, anche di quelli omicidi (pur se comincio a sentire un po' di puzza di bruciato sia per l'evidenza che i Carabinieri non arriverebbero mai alla soluzione del caso senza le imbeccate dell'intraprendente parroco sia perché la civilissima Gubbio, in verità, non mi pare così turbolenta), ma il fatto che tutti i congiunti e gli amici di una gentile ed anziana scrittrice possano immancabilmente incappare in delitti di sangue non appena essa è presente, mi pare alquanto strano.
Insomma parafrasando Attila, il celebre e leggendario re degli Unni, oserei dire che dove passa Jessica Fletcher non cresce più l'erba!
Stando così le cose e preso anche atto che il di lei marito è scomparso prematuramente, mi domando sussultando: Ma ai suoi amici e parenti, portasse un pochino male 'sta Signora?
E, allora, chi vuol essere amico della Signora in giallo? Io, forse, no.