Il primo collegamento internet in Italia
Il 30 aprile 1986 è una data ai più certamente sconosciuta. In effetti non dovrebbe essere così in quanto le conseguenze di quanto accadde in quel giorno sono così pesantemente presenti nel quotidiano di tutti noi che forse dovrebbe essere citata nei libri di storia.
In quel giorno, difatti, avvenne il primo collegamento italiano con internet.
Internet, la rete delle reti, nacque alla fine degli anni '50 per scopi militari.
Gli USA, temendo che in caso di guerra nucleare le tradizionali comunicazioni via radio diventassero impossibili, nel 1958 creò l'ARPA, (Advanced Research Projects Agency) un istituto di ricerca che aveva il compito, tra gli altri, di trovare una soluzione alle problematiche legate alla sicurezza e alla disponibilità di una rete di telecomunicazioni.
Il progetto si sviluppò per l'intero decennio degli anni '60 e, nel 1969, finalmente si riuscì a cablare sul continente nord americano una rete denominata ARPANET che connetteva le più importanti istituzioni militari e universitarie.
Nel 1983, praticamente sul viale del tramonto i concetti della guerra fredda, ARPANET di fatto esaurì il suo scopo e gli USA non sovvenzionarono ulteriori ricerche al punto che dal 1990 l'esercito americano migrò su di un'altra piattaforma lasciando libero il campo allo sviluppo commerciale di ARPANET.
L'Italia si interessò alla rete a partire dagli anni '70 ma solo alla fine degli anni '80 si fu in grado di connettersi davvero al nuovo universo digitale.
Il 30 aprile 1986, il primo pacchetto di dati partì dal Centro di calcolo universitario del CNR di Pisa e fu ricevuto in Pennsylvania.
Da quel giorno, denominato nella comunità scientifica italiana come "giorno dell'allineamento", l'Italia entrò materialmente in connessione col mondo.
Il web come lo conosciamo oggi nacque però solo nel 1991. Ciò avvenne dall'intuizione di un ricercatore che voleva ipertestualizzare, ossia collegare tra loro, i contenuti disponibili in rete.
La sua intuizione rese possibile passare da un contenuto a un altro cliccando su alcune parole chiave contenute nel primo documento e così via.
Era nato il concetto di navigazione sul web grazie al quale, sempre più spesso, trascorriamo intere serate davanti al pc passando da una pagina a un'altra.
La versa sfida nei prossimi anni per il nostro Paese, è però sulle infrastrutture che dovranno assicurare, entro il 2020, la concreta disponibilità di banda ultralarga. Infatti contenuti sempre più pesanti e il moltiplicarsi delle utenze richiedono collegamenti sempre più veloci, o come si dice in gergo tecnico "a banda larga".
Non è possibile che l'Italia, quarto Paese al mondo a connettersi ad Internet, è ora solo quartultima in Europa in ordine alla velocità dei collegamenti e alla diffusione dei punti di accesso alla rete.