Cosa provoca la Forfora

Per Forfora noi intendiamo generalmente una desquamazione eccessiva dello strato corneo più esterno della cute del cuoio capelluto, la quale si presenta sotto forma di piccolissime scaglie di color bianco che pettinandosi i capelli portano allo sgradevole “effetto neve” ossia alla caduta di neve bianca. In base all’ultimo studio condotto da Menghui Zhang di Shanghai Jiao Tong University si è potuto arrivare al fatto che all’origine di tale anomalia del cuoio capelluto ci sia uno squilibrio batterico che porta ad una proliferazione eccessiva di un gruppo di batteri cioè gli Stafilococchi. Fino ad adesso si era pensato che questo “nevicare” su un giacca dal cuoio capelluto fosse dovuto ad un fungo parassita che si annida nello strato corneo dell’epiderimide, Pytorosporum ovale di Malassez detto di Malassezia, ma si è verificato con molti studi sul cuoio capelluto che i Malassezia sono presenti anche sulla cute di chi non ha forfora. Infatti il ricercatore  Menghui Zhang ha analizzato la forfora di 59 persone, di età compresa tra i 18 e i 60 anni, con i capelli che non erano stati lavati da due giorni e dall’analisi delle sequenze nucleotidiche del DNA  si è accorto che non era il gruppo di lieviti ad essere differente ma bensì  i batteri Stafilococchi. I due più comuni ceppi di batteri sul cuoio capelluto sono quelli di Propionibacterium e Staphylococcus con una diversa percentuale tra chi ha la forfora e chi non ha la forfora. Nelle persone senza forfora i Propionibacterium costituiscono il 71% della flora corneale dell’epidermide e gli stafilococchi il 26% mentre nelle persone con forfora gli equilibri  batterici sono differenti in quanto i Propionibacterium al 50% e gli stafilococchi al 44%. Quindi occorre trattare igienicamente il cuoio capelluto allo scopo di contenere la crescita di batteri Stafilococchi come Stafilococcus Aureus e Stafilococcus Albus cercando di mettere a punto uno shampoo non troppo alcalino oppure si potrebbe arginare la loro crescita con un particolare yogurt che in uno studio del 2013 ha protetto la pelle del cuoio capelluto da un batterio resistente agli antibiotici, lo Stafilococcus Aureus. Potremmo nei prossimi anni strofinare la nostra cute di capelluto con lo yogurt e balsamo per sconfiggere la Pityriasis Capitis, terminologia scientifica della forfora.

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