Tour nella repubblica dell’Uzbekistan del soprano Teresa Sparaco
Il soprano Teresa SPARACO, vera eccellenza del “bel canto” casertano, volerà nei prossimi giorni in Uzbekistan dove è stata invitata a cantare. Proprio per questo è definita “Ambasciatrice casertana della lirica”. “Sono orgogliosa di esserla nella “Terra di Lavoro” – ha affermato in una intervista l’artista casertana – “che merita un futuro migliore e voglio crederci. Non è da molto che porto la lirica e il bel canto napoletano in giro tra piazze, locali e per la strada; voglio cantare con il popolo e dare emozioni, mi fa sentir felice. Voglio incentivare la lirica tra la gente che, semmai, non può permettersi di pagare un costoso biglietto per il teatro. Sento la lirica una ragione di vita e ho deciso di sostenerla anche in quelli spazi dove viene emarginata e con poca visibilità e considerazione”. Dopo questa dichiarazione il Soprano M^ Teresa Sparaco diventa “Viaggiatore di Musica” tra il Popolo. È attesa in Asia centrale per divulgare, insegnare e cantare il nostro Bel Canto Lirico di Napoli. Sarà una settimana nella incantevole Repubblica dell' Uzbekistan, dalla grande Capitale TASHKENT alla maestosa e crocevia d'Oriente SAMARCANDA. Al termine della settimana sarà ospite presso l'Ambasciata italiana dove, con Maestri musicisti locali, intratterrà gli invitati, in occasione della Festa della Repubblica italiana, con canti lirici, presente il Console Onorario dell' Uzbekistan Avv. Vittorio Giorgi. La Sparaco è la Terra di Lavoro, è l'orgoglio casertano. Dotata di una voce particolare, che coniuga un timbro unico a volume, di estensione notevoli, la Sparaco è definita soprano drammatico, ma in natura lei ha un timbro assai scuro, con alcune zone opache e aspre. Grazie alla tecnica agguerrita è in grado di emettere vocalizzi di grande precisione a piena voce, varietà alla linea melodica, consentendo un gioco espressivo estremamente frastagliato. Il timbro rimane l'aspetto più contestato della sua vocalità; la sua arte e fondata sui forti contrasti, durante i quali in specie nell'enorme registro acuto le note acquisiscono una specie di fosforescenza e di inaudita violenza; il registro centrale, risona spesso velato, piuttosto dissonante, a causa dell' intensivo ricorso al falsetto, per sottolineare smarrimento o debolezza del personaggio, mentre le note gravi possono essere considerate troppo brutali, o viriloidi. Secondo le prescrizioni belcantistiche, cioè immascherandosi, la voce non acquista il consueto squillo, ma trasparenza e luminescenza particolarissime; uno strumento dalle qualità timbriche di inedita astrazione, capace di un buon legato, per quanto certo non purissimo. Tra le espressioni artistiche è in grado di rinnovarsi incessantemente nonché di fornire spunto ad analisi critiche ed estetiche molto complesse facendone quasi un genere d'attualità. Il soprano Sparaco ha partecipato a Concorsi nazionali e internazionali tra cui il Concorso Caruso, il Concorso Amici della Musica, Concorso Tebaldi, Concorso G.Bruno. Con la Questura di Caserta dal 2003 al 2006, in occasione della loro Festa e dei festeggiamenti del 154° Anniversario dei Caduti , si è esibita, alla presenza delle alte cariche di stato, nel teatro di Corte della Reggia di Caserta. Nel suo percorso lirico e stata ospite in concerti nei Teatri ed Eventi, oltre ad essere ospite tramite una rete televisiva Set Tv in Marina di Camerota . Ha partecipato con un finale a sorpresa allo spettacolo del “Gran Concerto di Capodanno" organizzato dalla Pro Loco Vallata, in Piedimonte Matese esibendosi con la East European Philharmonic Orchestra diretta dal Maestro americano Robert Gutter , con ben cinquanta professori d’ orchestra europei, con una interpretazione tratta dall’ Opera lirica la Traviata di Verdi in “Libiam ‘ne i lieti calici”.