Fieramosca Infopoint Monument: e il condottiero rivive nella sua Capua

Pochi giorni fa l’imponente monumento di arte contemporanea che fa cenno alla storia capuana ha finalmente visto la luce: è stato inaugurato lo scorso Venerdì 27 Maggio il nuovo centro Cosmo16, con la straordinaria decorazione legata al nobile condottiero di Capua.
Chiacchierata, discussa, criticata e ormai inaspettata, l’installazione artistica che da qualche giorno svetta completa in Piazza Umberto I a Capua – che piaccia o meno – ha trovato una sua collocazione definitiva nella terra d’origine del cavaliere cui è legata.
Si tratta dell’elmo di Ettore Fieramosca, un valoroso condottiero che guidò le fila dell’esercito al servizio dei re del Regno di Napoli, rievocando le mille battaglie vissute attraverso quell’aspetto logoro ma fiero allo stesso tempo.
Il nuovo monumento di bronzo – con i suoi 9 metri di altezza e 6 di diametro, per un peso totale di 15 tonnellate – sembra appoggiato su un lato ma, a differenza della classica e distaccata opera commemorativa, questa volta la struttura si apre all’interazione con i cittadini.
L’elmo è accessibile attraverso un’apertura che funge da ingresso, e al suo interno è possibile ottenere informazioni sulla città di Capua: per la prima volta il monumento prende vita, divenendo funzionale e favorendo un contatto con la gente che potrà entrare in uno dei simboli più significativi della città di Capua.
L’opera d’arte era già nota alla critica artistica da quando nel 2011 fu scelta da Vittorio Sgarbi per la Biennale di Venezia, e già al tempo venne ipotizzata una posizione definitiva nella legittima città natale per la fine dello stesso anno.
Una collocazione che ha atteso tanto – troppo – ad arrivare, e che coincide con il rush finale dell’attuale amministrazione comunale che si era presa l’impegno di dare una giusta sistemazione a un monumento che ricorda le grandi gesta di un condottiero valoroso quale fu Ettore Fieramosca.
Ci sono voluti 5 anni per vedere l’elmo riprendersi il proprio posto nella città di Capua, la stessa che prima lo esaltò, poi ripudiò e infine fu salvata dagli attacchi dei francesi proprio da quel cittadino additato come traditore, ma finalmente il casco di Fieramosca giace nella terra d’origine del cavaliere che lo indossava, come emblema di difesa e ancora una volta al servizio della cittadinanza.

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