Federalberghi e le organizzazioni sindacali chiedono alla regione tutela lampo

Un intervento di natura economico – finanziaria teso a tutelare il reddito di migliaia di lavoratori nei periodi di disoccupazione involontaria, per attutire il danno arrecato loro dall’entrata in vigore della disciplina della NASPI ad una media di 9800 persone l’anno, con picchi di 18mila.
E’ quanto formalmente richiesto alla Regione Campania in attesa decisioni del Governo centrale, ovemai ci fossero, con un avviso comune in materia di contrattazione integrativa territoriale e salvaguardia dell’occupazione, dalla Federalberghi della Campania insieme alle rappresentanze sindacali Filcam – Cgil, Fisascat – Cisl ed Uiltucs – Uil.
La disciplina della nuova assicurazione sociale per l’impiego (NASPI), che dal 2015 ha sostituito le precedenti forme di sostegno al reddito, comporta infatti un trattamento economico inferiore rispetto al passato, con conseguente grave pregiudizio reddituale per i lavoratori ed il documento punta allora al prolungamento delle fasi stagionali di attività contemplando anche interventi di formazione continua, facilitazione dell’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro nonché l’utilizzo degli impianti nei periodi di bassa stagione mediante un regime di tariffe agevolate.
“Non possiamo aspettare i tempi di Roma, perché abbiamo il dovere morale e civile di occuparci dei nostri lavoratori e delle nostre lavoratrici – commenta il presidente della Federalberghi campana Costanzo Iaccarino – ed è per questo che chiediamo l’avvio urgente di un percorso di confronto nell’ottica di una maggiore condivisione delle politiche relative alla programmazione e promozione turistica, ed alla valorizzazione dei territori a vocazione turistica nell’ottica di favorire il più possibile l’obiettivo del prolungamento della stagionalità. Siamo certi che ci sia anche da parte della Regione Campania la volontà di addivenire in tempi brevi ad una contrattazione integrativa di secondo livello territoriale utile a favorire il più possibile le azioni attese dai lavoratori, soprattutto in considerazione del concomitante confronto in seno al Governo per superare una situazione che sta oggettivamente danneggiando i lavoratori stagionali nei periodi di non lavoro, in particolare quelli interessati alla cosiddetta stagionalità ciclica”.
“E’ necessario mettere in campo tutte le iniziative in capo alle parti sociali per contribuire a costruire le condizioni necessarie per determinare un allungamento delle fasi stagionali”, ha commentato a sua volta il vicepresidente dell’Ente bilaterale del turismo della Campania e segretario regionale Uiltucs Giuseppe Silvestro, secondo cui “tutto questo lo stiamo facendo a partire dal livello nazionale ma anche manifestando la volontà di dare corso alla contrattazione integrativa territoriale. Per perseguire efficacemente questo obiettivo è imprescindibile anche un serio e serrato confronto con la Regione per quanto riguarda la programmazione e la valorizzazione degli attrattori turistici del territorio. Nel frattempo non si possono lasciare soli i lavoratori stagionali e le loro famiglie”
 

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