Arriva l’estate!

Il 21 giugno, si sa, entra l'estate. È il così detto giorno del solstizio d'estate, ossia il giorno nel quale nell'emisfero nord c'è luce per più tempo e il sole, quando è mezzogiorno con l'ora solare (ossia alle 13 con l'ora legale) si troverà con una angolazione massima rispetto all'orizzonte di qualsiasi altro giorno dell'anno.
Nel giorno del solstizio, difatti, alle nostre latitudini si ha luce solare per ben 15 ore e 15 minuti e, inesorabilmente, dal giorno successivo la durata del giorno andrà a diminuire sino a raggiungere il minimo nel giorno del solstizio di inverno.
Ma mentre nell'emisfero nord il giorno del solstizio d'estate segna l'ingresso dell'estate non si deve dimenticare che nell'emisfero sud, ad esempio in Australia o in Argentina) accade esattamente l'opposto!
In tali Paesi, quindi, sarà il primo giorno invernale nel quale si ha la durata minima del periodo diurno.
Ovviamente nel giorno del solstizio d'inverno, ossia il 21 dicembre, le cose si invertono mente agli equinozi, che in latino significa notte di pari durata (al giorno), si hanno esattamente 12 ore di luce e 12 ore di buio.
Tuttavia il momento esatto del solstizio d'estate non coincide sempre con il mezzogiorno (solare) del 21 giugno e, quindi, contrariamente a quanto semplicisticamente si crede, l'estate non inizia sempre in tale data, potendoci essere alcune ore di anticipo che si accumulano via via che si chiude il quadriennio che porta all'anno bisestile (introdotto proprio per aggiustare le cose).
Dunque talvolta il solstizio d'estate capita il 21 giugno mentre in altri anni può capitare il 20 giugno, esattamente come quest'anno poiché il momento astronomico del solstizio è avvenuto alle 22,34 (ora italiana) di ieri!
Il giorno del solstizio ha sempre avuto un significato particolare per gli uomini.
La superstizione e le religioni naturali, difatti, davano un grande significato mistico alle date dei solstizi e degli equinozi.
A Stonehenge ad esempio, che non è solo un tempio ma anche un preciso calendario astronomico, sopravvivono gli imponenti ruderi di un tempio druidico: due cerchi concentrici di monoliti che raggiungono le 50 tonnellate. L'asse del monumento è orientato astronomicamente, con un viale di accesso al cui centro si erge un macigno detto "Heel Stone" (pietra del calcagno). Nel giorno del solstizio il sole si leva al di sopra della Heel Stone.
Ma il solstizio d'estate, rappresentando l'inizio dell'omonima stagione, è sempre stato occasione di feste rurali culminanti con i così detti falò di San Giovanni Battista che illuminavano la "notte di mezza estate".
E questo anche il momento per raccogliere l'erba di san Giovanni, anche detta l'erba dell'amore. Le ragazze, un tempo, ne mettevano un pugno sotto il guanciale, sicure di sognare il volto del futuro sposo. Quelle che erano già fidanzate ne appendevano invece due mazzetti sopra la stufa: se, seccandosi, si inclinavano l'uno verso l'altro, indicavano che l'unione sarebbe stata duratura e felice.
Riti e credenze semplici, oggi forse dimenticati, tra il sacro e il profano.

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