La battaglia di Solferino e l’idea della Croce Rossa
La battaglia di Solferino, località del mantovano, fu combattuta il 24 giugno 1859 tra l'esercito austriaco di Francesco Giuseppe forte di circa 40.000 uomini, e quello francese di 60.000 unità capeggiato da Napoleone III.
La battaglia si sviluppò lungo un fronte di ben 15 km sino a che, nel primo pomeriggio, l'esercito francese riuscì a sfondare le linee nemiche anche se violenti combattimenti continuarono sino a sera.
Lo scontro fu così feroce che l'esercito vincitore non poté inseguire quello sconfitto che ripiegava caoticamente oltre il fiume Mincio: a fine battaglia, difatti, si contarono circa 5.500 morti, 11.500 catturati o dispersi e ben oltre 23.300 feriti.
Lo svizzero Henry Dunant, giunto a Solferino il giorno della battaglia, vista la terribile carneficina e l'impotenza di fronte alla disorganizzazione con cui erano portati i soccorsi, organizzò un minimo di attività di assistenza.
Molti feriti vennero trasportati presso il duomo di Castiglione delle Stiviere dove, con l'ausilio delle donne del paese, vennero prestati i primi soccorsi.
Di tale esperienza Dunant tenne un diario che tradusse poi in un libro dal titolo: "Un souvenir da Solferino" ricevendo, per le sue idee umanitarie (rivoluzionarie per l'epoca), il premio Nobel per la pace nel 1901.
Egli, infatti, concepì l'idea di un'Associazione sovranazionale che doveva, indipendentemente dalla razza, religione, credo politico o casacca militare, portare soccorso a tutti coloro che fossero feriti o si trovassero in difficoltà.
Nacque cioè l'idea della Croce Rossa che, nel tempo, è divenuta la più grande organizzazione al mondo di volontariato.
Oggi, infatti, la Croce Rossa conta ben 189 Stati membri con più di 115 milioni di volontari.
In Italia la Croce Rossa opera mediante tre componenti di cui due Ausiliarie delle Forze Armate (il Corpo Militare Volontario, che è propriamente militare in quanto i suoi membri portano le stellette e quindi sono militari a tutti gli effetti, e il Corpo delle Infermiere Volontarie) nonché una componente civile. Tutte le componenti, nell'ambito delle proprie peculiarità, sono costituite da volontari che si sottopongono a lunghi percorsi informativi e formativi. Tale professionalità, in uno coi mezzi tecnologici all'avanguardia cui dispone, fa si che la Croce Rossa sia una risorsa preziosa per il Paese.
Un lungo cammino, che ancora oggi prosegue grazie all'entusiasmo e all'impegno di tanti volontari, nato da una sanguinosa battaglia e dall'intuizione di uno svizzero che non é voluto restare spettatore inoperoso.