Il violoncello “galante” nel 1700 tra Napoli e London

Il concerto in programma Domenica 10 luglio 2016, ore 19.15 in San Lorenzello (BN), chiesa di Santa Maria della Sanità (congrega) offrirà un'ulteriore sorprendente prospettiva sul confronto tra i repertori napoletani e londinesi questa volta dal punto di vista del violoncello solo (affiancato dal soprano, nel repertorio sacro):
Il violoncello “galante” nel 1700 tra Napoli e London
Ad eseguire saranno
Luigi Varallo violoncello solista Laura Di Giugno soprano Ester Ferrucci violoncello continuista
Eleonora Fonzo violino Pietro Di Lorenzo clavicembalo e organo
ingresso libero.
L'evento è parte del festival “Il Trionfo del Tempo e del Disinganno”, XXIII edizione ed è organizzato da Associazione Culturale “Ave Gratia Plena” e Associazione Culturale “Francesco Durante”, con la collaborazione dell'Ente Culturale Schola Cantorum San Lorenzo martire “don Nicola Vigliotti”, che ha inteso dedicare il concerto in memoria del sac. Paolo Fappiano, parroco di San Lorenzello dal 1975 al 1993.
Negli anni in cui il linguaggio del barocco cedeva progressivamente il passo allo stile cosiddetto “galante” anche il violoncello conquistò gli onori della letteratura solistica da camera e da concerto. E Napoli recitò un ruolo da protagonista nella vicenda. Alla scuola emiliana (Bologna e Modona) spetta il merito (già dalla fine del 1600) di aver proposto, per la prima volta, il violoncello come strumento capace di sostenere parti solistiche nonostante la voce “grave”. La solitaria esperienza di Bach (le suite per violoncello solo sono del 1720) non ebbe seguito. Invece, fu l'esperienza internazionale (Napoli, Roma, Paris, Wien) di Francesco Alborea ad imporre lo strumento all'attenzione dell'Europa musicale del tempo grazie alle innovazioni tecniche (pollice usato come capotasto). E furono proprio i napoletani Porpora e Lanzetti a conquistare London con le loro opere e i loro virtuosismi. “Concorrenti” furono prima il padano Cervetto Basevi e poi il forlivese Cirri, lungamente attivi a London; quest'ultimo riportò dal 1782 le ultime novità del violoncello a Napoli. Il concerto racconta in musica tutto ciò dando la possibilità di ascoltare anche celebri brani di sacri di Haendel e Porpora, in cui il violoncello si distacca dalla funzione di basso continuo per conquistare la scena, in gara col soprano.

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