Ricordo di Francesco Parisi
Avrebbe compiuto 90 anni il prossimo ottobre, è morto dopo una lunga malattia Francesco Parisi, costruttore e imprenditore edile che favorì lo sviluppo della Rodesia. Conosciuto come Ciccio l’africano viveva da anni nella sua Calvi Risorta, a Petrulo da quando era tornato dall’Africa dove aveva vissuto per circa trenta’anni. Giovanissimo partì per il Monzambico durante il servizio militare di leva, nel dopoguerra ripartì nella vicina la Rodesia ed ivi restò fin agli anni 70. Nel nuovo stato, divenuto Zambia, ci fu una fase di stagnazione che diede avvio ai regimi dittatoriali. Lo Zambia era in difficoltà nei rapporti con gli stati limitrofi in particolare con lo Zimbabwe e la Namibia amministrata dal governo bianco del Sudafrica. Ma prima di ciò si costruirono infrastrutture, arterie stradali, viadotti. Ciccio Parisi allestì una fabbrica di calcestruzzi e grazie alla sua azienda si costruirono le maggiori arterie stradali che ancora oggi collegano la regione del Monzambico e Zimbabwe col Sudafrica. Spesso tornava in Italia e molti caleni si trasferirono temporaneamente a lavorare con lui. Tornato definitivamente in Italia si costruì una villa a Petrulo dove è rimasto fino alla morte, avvenuta lunedì 29 agosto u.s.. Amante della poesia si è dedicato alla lettura e alla cura della famiglia. Spesso faceva la spola tra Calvi e Caserta dove viveva una figlia. Negli ultimi anni una malattia l’ha costretto a vivere su un letto. Ciccio lascia due figli oltre alla già citata Lina, Giancarlo che vive a Parma. Le esequie si sono tenute nella chiesa patronale di San Nicandro di Petrulo. Nell’omelia il sacerdote don Vittorio Monaco ha sottolineato l’aspetto religioso del Parisi. “… quando era giovane abitudine contadina era quella di recarsi al tramonto in chiesa a ringraziare il Signore per la giornata trascorsa. Ogni famiglia mandava un proprio componente ad assolvere tale funzione e Ciccio era sempre presente in chiesa al calar del sole”. Oltre ai figli e nipoti piangono Francesco Parisi la moglie, dalla quale era separato, le sorelle Anna e Giuseppina e il fratello Giovanni.