Mariella Nava e Michele Casella questa sera ad Artestate
Saranno Mariella Nava e Michele Casella protagonisti del penultimo appuntamento di Artestate, la rassegna di spettacoli organizzata dall'Amministrazione comunale di Casagiove e finanziata dalla Regione Campania. L’atteso spettacolo è in programma per mercoledì 21settembre alle ore 21 nel suggestivo cortile del Quartiere Militare Borbonico, diventato in questi giorni una “vetrina” di spettacoli e installazioni artistiche come la mostra della Cracking Art.
I due artisti porteranno in scena lo spettacolo “Un Uomo” per la regia di Michele Casella. Testi e musica di Mariella Nava che sarà accompagnata dai musicisti della sua band Sasà Calabrese, Salvatore Cauteruccio e Roberto Guarino. Sulla scena anche le danzatrici Katia Marocco e Camilla Rega dell’ARB Dance Company, una giovane compagnia di danza nata sul territorio casertano che firma anche la produzione di questo evento.
Nel testo di presentazione si legge: “Un uomo. Un uomo ha gambe, testa, mani, occhi. Ha pensiero, cuore, anima. Che essere meraviglioso è l’uomo! Mariella Nava, in questo spettacolo, fa una riflessione sull’uomo, partendo dalla lettura della Carta dei Diritti Umani, diritti così semplici eppure ancora difficili da rispettare. Accanto alle sue riflessioni, affidate alla voce di Michele Casella, le pagine musicali della cantautrice che, sempre, nel suo percorso artistico, ha toccato l’umanità in tutti gli aspetti, interiori ed esteriori, morali e spirituali, sentimentali e sociali. Uno spettacolo/concerto che, oltre alla musica e alla recitazione, gode anche della danza. Uno spettacolo per riflettere, ma con la leggerezza del cuore”.
La Nava ha affidato il suo testo/riflessione a Michele Casella, attore e regista, per realizzare uno spettacolo narrativo e musicale, un recital, come già era avvenuto per il precedente spettacolo “Io c’ero”, che li aveva visti collaborare.
Ai testi, scritti dalla Nava e interpretati da Casella, si affiancano le canzoni del ricco repertorio musicale della cantautrice che, da sempre, è nota per le sue canzoni attente ad aspetti sociali, culturali, sentimentali. Le canzoni scelte toccano, direttamente o indirettamente, quei diritti dell’Uomo così scontati eppure così difficili da rispettare e far rispettare. Le coreografie, invece, rappresentano il percorso dell’uomo: dalla nascita nuda al primo stato umano selvaggio, ad una “vestizione a metà” perché l’uomo nei suoi momenti violenti perde tutta la ragione che ha conquistato, a un raggiungimento di cuore e ragione che, insieme, fanno di un uomo un Uomo.
La rassegna Artestate si chiude giovedì 22 settembre con "I nuovi poveri", scritto, diretto e interpretato da Ciro Ceruti, con lui sulla scena Francesco Procopio.