Premio Nobel per la chimica a tre scienziati per le macchine molecolari

A tre scienziati Jean-Pierre Sauvage, Sir J.Fraser Stoddart e Bernard L. Feringa è stato assegnato il Premio Nobel 2016 per la chimica, grazie ai loro studi sulle macchine molecolari. Sono un tipo di neomacchine, più piccole di un diametro di un capello, che sono in grado di compiere molte attività molecolari come fungere da forza motrice per spostare materiale in un organismo. I primi risultati dei ricercatori di creare queste minuscole macchine molecolari furono già ottenuti negli anni Cinquanta e Sessanta. Il ricercatore Jean-Pierre Sauvage fu il primo a proseguire i progressi di tale ricerca, mentre stava lavorando a una ricerca sulla fotochimica ossia delle interazioni della luce con la materia, sviluppò due molecole a mezzaluna che erano tra loro simmetriche e che venivano attratte dallo ione rame Cu realizzando in tal modo il primo anello di una catena molecolare in cui era possibile inserire una terza molecola, rimuovendo lo ione rame che aveva solo una funzione di costruzione di tale catena molecolare. Poi i progressi si sono raggiunti nell'ultimo ventennio sempre con il gruppo di ricerca di Sauvage che aveva creato una catena molecolare nella quale un anello poteva ruotare attorno ad un altro realizzando così le prime macchine molecolari. Un contributo importante in tale campo di ricerca è stato anche dato dal ricercatore Fraser Stoddart con la costruzione di un anello molecolare aperto, privo di elettroni, che mettendolo in una soluzione si poteva inserire su strutture ricche di elettroni. Minuscole macchine molecolari che possono perciò agire da montacarichi per sollevare più di 0,7 nanometri e un muscolo artificiale in grado di piegare lamine molto sottili di metallo. Un altro contributo è arrivato pure dal ricercatore Bernard L. Feringa che ha realizzato il primo motore molecolare che è in grado di far girare tutte le molecole nella stessa direzione senza moti caotici e disordinati. I ricercatori hanno realizzato qualcosa di impensabile fino a qualche decennio come queste macchine molecolari.

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