Vivere un’esperienza spaziale: David Bowie ritorna sulla Terra
David Bowie riprende vita presso il Mambo, il Museo d’Arte Moderna di Bologna. Ideata dal Victoria and Albert Museum di Londra, dopo svariate tappe, David Bowie is arriva in Italia, dal 14 luglio al 13 novembre 2016. Pensata tempo prima della sua scomparsa, l’esposizione ha riscosso un enorme successo più che mai dopo il suo “ritorno su Marte”, avvenuto il 10 gennaio di quest’anno, che ha reso il tutto un’esperienza ancora più unica. Il cammino è descritto in vari ambienti, divisi proporzionalmente alla vita e alla sua crescita artistica. Il percorso spaziale, inizia dall’infanzia di David Robert Jones, nato l’8 gennaio del 1947 a Londra, data perciò la fascia temporale, sono presenti lettere e documenti che trattano del periodo del dopoguerra. Un’emozione indescrivibile poter vedere i suoi testi, la sua prima chitarra ed ascoltare i pezzi e gli artisti che lo hanno influenzato culturalmente, e in cui si è rifugiato da una triste realtà. Muovendosi in un tragitto parallelo alla sua carriera, cambia la musica, e si incontrano bozze di canzoni, fotografie e vestiti di scena. Circondati da schermi giganteschi raffiguranti David cantare durante alcuni live di concerti, ci si perde completamente in un’altra dimensione, la sua. Un insieme di colori sfavillanti, gigantografie lunari e canzoni glam-rock estratte dai suoi album. “Da mettere i brividi”, commentano alcuni spettatori sui propri profili online. Ma ciò che caratterizzava l’eclettismo del personaggio di David Bowie, era il suo essere un artista a 360 gradi: presenti vestiti di scena e oggetti di alcuni film che ha girato, fra cui “Labyrinth: dove tutto è possibile”, o alcune linee di capi creati con lo stilista britannico Alexander McQueen. Quello che si percepisce sono idee, progetti, dolori ed emozioni incredibili, che David ha provato sulla propria pelle e che ha successivamente trasmesso al mondo. È stato amato e preso d’ispirazione da grandi artisti, come Iggy Pop, uscito dal vortice della droga grazie a Bowie stesso, o Madonna, che ad un suo concerto ha raccontato ai suoi fans: “Quando ero piccola ho visto un suo concerto, e lì ho capito tante cose: David mi ha insegnato che va bene e che è giusto essere diversi”. Ha adattato differenti personaggi a svariati contesti storici, restando sempre lo stesso sognatore, cresciuto in povertà fra un romanzo di Orwell e un vinile jazz anni ‘50. Il mondo ha perso un uomo spettacolare, che ha cantato di ribellioni personali, di viaggi sulla luna, di essere eroi almeno per un giorno, e che compiendo le azioni giuste, lo si può essere per tutta la vita. È giunto come un alieno sulla Terra per stravolgerla, ed una volta riuscitoci, è ritornato su Marte. Oggi possiamo quindi effettivamente affermare che si, c’è vita su Marte!