Sfiorata la tragedia, cade palo della illuminazione pubblica
Alle ore 14.30 di ieri, in Piazzetta Matilde Serao, all’altezza dell’incrocio semaforico, a un paio di metri dall’immobiliare e del negozio di ricambi per auto, un palo dell’illuminazione pubblica, già corroso dalla ruggine, è caduto sul marciapiede, staccandosi alla base, a causa del forte vento che da ieri sera, lunedì 28 novembre 2016, sta imperversando sul territorio cittadino, e, solo per una fortuita coincidenza, non ha causato danni alla incolumità pubblica e privata. La caduta di un sostegno per l’illuminazione pubblica è quasi sempre causata da fenomeni corrosivi. Tali eventi sono più frequenti di quanto si creda e possono avere conseguenze estremamente gravi per l’ente che ne cura la gestione. Sono noti recenti casi di perdite di vite umane causate da questo fenomeno, avvenuti in diverse città italiane. Oltre all’età, anche l’urina dei cani (maschi) potrebbe essere la causa della corrosione della base del palo della luce ed il crollo è stato inevitabile. Per questo motivo la società addetta alla manutenzione dei pali dell’illuminazione pubblica dovrebbe provvedere a far visionare tutti i pali esistenti in Città da tecnici esperti che segnalino quelli pericolosi. Un altro palo pericoloso, e segnalato molte volte da Enzo Italiano, non vedente, all’Ufficio Tecnico del Comune venne ripristinato solo dopo diversi mesi e la manutenzione straordinaria venne affidata alla ditta NASTA IMPIANTI s.n.c. di Nasta Francesco & C. Nell'ambito della gestione e la manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione, dei semafori e degli impianti tecnologici è prevista per contratto anche la verifica statica di tutti gli impianti. In merito a questo episodio l’Amministrazione comunale, alla pari di quanto messo in atto con la società DHI, gestore della raccolta dei rifiuti, alla quale sono stati comminate svariate penali per mancati adempimenti previsti dal Capitolato d’Appalto, dovrà adottare nei confronti della società i provvedimenti previsti da contratto. Già a febbraio 2016, il Sindaco Vito MAROTTA dovette intervenire in prima persona sulla sua pagina facebook per tranquillizzare i cittadini sannicolesi che si lamentavano del fatto che l’illuminazione cittadina in diverse strade era carente. “Stasera (venerdì 12 febbraio 2016 per chi legge, ndr.)” – scrisse Marotta – “in particolare, con l'aiuto del Vice Sindaco Antonio Megaro, siamo stati nuovamente costretti a seguire gli interventi di ripristino degli operatori della ditta appaltatrice, strada per strada, lampione per lampione. È evidente, a questo punto, che qualora il problema dovesse persistere, procederemo a contestare anche formalmente i disservizi; pronti ad addivenire alla risoluzione del contratto. Il debito accumulato negli anni passati dal Comune nei confronti del gestore del servizio non può e non deve giustificare un così grande disagio per la Comunità”. In proposito, il primo cittadino era già intervenuto ed aveva affermato: “Sussiste ad oggi un contratto, per la durata di quindici anni, per la fornitura di energia e per la manutenzione ORDINARIA dell'impianto. Per interi anni l'Ente comune non ha pagato il canone” – aveva pubblicamente denunciato Marotta – “accumulando un debito nei confronti della società appaltatrice di circa 1.500.000 di euro (UN MILIONE e MEZZO avete capito bene!). Tutto questo per un impianto obsoleto che richiede continui interventi di manutenzione STRAORDINARIA ed anche in questo caso, negli anni, si sono accumulati debiti (oggi ridotti grazie ai “salti mortali” di questa neo Amministrazione che ha proceduto alla liquidazione di due fatture” – sottolineò Marotta – “tagliando sprechi e puntando tutto sul ripristino della normalità). In questi primi cinque mesi, siamo stati con il “fiato sul collo” della società appaltatrice ed abbiamo ottenuto, nel rispetto del contratto, pur nella difficoltà della vicenda descritta, il ripristino del servizio in molte zone e strade (spente da tempo) e riparazioni ordinarie relative a continue interruzioni”. Alla luce di quanto accaduto poche ore orsono, è fuori discussione che qualcosa deve mettere in atto l’Amministrazione per evitare che possa accadere qualche disgrazia irreparabile.