Concerto dell’Epifania

Il Santo Padre Francesco in occasione della 50° giornata mondiale della pace ha ribadito che guerre, azioni terroristiche, abusi sui migranti e devastazioni ambientali non creano valori duraturi. Partendo da questo messaggio il Concerto dell’Epifania, svoltosi mercoledì 4 gennaio al Teatro Mediterraneo di Napoli e trasmesso nella mattina della Epifania su RAI UNO ha provato a descrivere i sentimenti contrastanti vissuti da chi è in cerca di un domani migliore e attraverso la musica cercando di  abbattere quel muro di paura che tiene un pò sospesi tra guerra e pace tutti gli uomini della Terra in questo momento. Giunta alla XXII edizione la manifestazione, ideata e promossa dall’Associazione Oltre il Chiostro, presieduta da Giuseppe Reale,  è stato, come è consuetudine, momento di incontro tra musicisti di differente estrazione e provenienza e luogo di contaminazione musicale ancora una volta perfettamente  risuscito. Condotto da una Elisa Isoardi febbricitante ma perfettamente, calata nell’aria partenopea, il concerto ha visto esibirsi sul palco napoletano, impreziosito da un’installazione del pittore svizzero Marco Grassi, che in un quadro rappresenta una giovane con la scritta “ I met God. She’s black”,  artisti del calibro di Sergio Cammariere, con la famosa canzone “Tutto quello che un uomo” ma soprattutto la bellissima preghiera che è “Padre della notte”, Mario Biondi con “Do you feel like i feel” e “Close to you” , gli Osanna, band napoletana che ha proposto il loro cavallo di battaglia più famoso “L’uomo” e “Michelemmà”, Maria Nazionale con una struggente e appassionata  “Munastero ‘e Santa Chiara “ e la dolce “ La canzone di Marinella “, il giovanissimo fisarmonicista Pietro Ardagna,  e Anita Vitale con una “Maria Mari” sospesa tra jazz e tango,  Claudia Magrè con una versione rock di “Le ragazze fanno grandi sogni” , l’algerina Suad  Massi, fuggita dalla persecuzione nella sua terra e ora trapiantata in Francia con “ Kilyoum” e “Raoui” , l’attrice Susy Mennella che accompagnata dalla chitarra di Gianni Guarracino ha interpretato con maestria “Padroni della Guerra” del premio Nobel Bob Dylan, Placido Domingo jr che ha proposto “Perfidia” e “Quien serà”, il brasiliano Alceu Valença  che ha scatenato il pubblico con “La belle de jour” e “Morena tropicana”  e Sivan Goldman e Gino Da Vinci che hanno cantato una “Dicitincello vuie” che ha fuso perfettamente il napoletano  e l’israeliano. Tutti accompagnati dal maestro Renato Serio e dall’Orchestra di Santa Chiara, che hanno dovuto fare i conti con i continui mutamenti di programma della scaletta del concerto a causa di alcune defezioni di artisti dovuti all’ondata influenzale, e sotto la direzione artistica di Francesco Sorrentino, figlio di Mario Da Vinci, indimenticato cantante al quale è stato dedicato un premio andato ad Ivan Granatino che ha proposto “Chapeau”. Da sottolineare l’esibizione di Viviana Novembre, una vocalità  black eccellente,  e del gruppo composto di sole donne  le “ Mujeres Creando” selezionate via web nel concorso lanciato da Oltre il Chiostro per il primo anno. Annotazione anche per il regista casertano Edoardo De Angelis, nato artisticamente a  Santa Maria Capua Vetere con il Mitreo Film Festival, che nel corso del concerto  è stato insignito del prestigioso premio “ Nativity in the word” per il film “Indivisibili” ricevendo il riconoscimento dalle mani del Sindaco di Napoli Luigi De Magistris.  

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