Love Trumps Hate, l’amore batte l’odio: tutti contro Trump
9 novembre 2016, l’imprenditore americano Donald Trump è eletto 45esimo presidente degli Stati Uniti d’America. Ma che cos’è che ha scioccato i cittadini statunitensi, tanto da avviarli nel concepimento di manifestazioni e marce contro il presidente? Sminuire e ridicolizzare le donne, concepire il problema del surriscaldamento globale come “una stronzata creata da e per i cinesi al fine di rendere la produzione degli Stati Uniti non competitiva”. Sostenere idee razziste: “Quando il Messico manda qui la sua gente, non ci sta mandando il meglio. Non mandano te, o te (cittadino americano). Stanno mandando persone piene di problemi, e queste persone portano i loro problemi qui da noi. Portano droghe. Portano crimine. Sono stupratori”. Denigrare un giornalista affetto da artrogriposi, non rimpatriare medici senza frontiere statunitensi poiché “si, quelli che vogliono aiutare all’estero sono dei grandi, ma agiscono prendendosene le conseguenze”. Il Tycoon sta in effetti rappresentando con esattezza un nuovo modello di totalitarismo, recando come unica valida risposta per cittadini: la ribellione. Frutto di speranza per “la terra della gentilezza”, ha portato all’unione di personaggi dello spettacolo ad attivisti politici, nella creazione di campagne contro il presidente, e manifestazioni. Nella campagna “We Stand United” Alec Baldwin, Julianne Moore, Robert De Niro, Cher, insieme al sindaco di New York Bill De Blasio e ai suoi cittadini, hanno protestato alla vigilia del giuramento di Trump da presidente degli USA. Particolarmente toccante il discorso dell’attore Mark Ruffalo, fra i presenti nella folla, “migliaia di newyorkesi si stanno riunendo per sostenersi l’uno con l’altro, come faremo ogni giorno per proteggere i valori che ci stanno a cuore, per lottare per l’assistenza sanitaria, la giustizia penale, i diritti degli immigrati e l’azione sul cambiamento climatico”. Di ulteriore importanza è stata la Marcia su Washington cui hanno preso parte circa 500 mila persone, dedicata ai diritti delle donne, rappresentate da svariate figure note, fra cui in particolare Madonna ed Alicia Keys, che hanno rispettivamente cantato “Like a Virgin” e “Girl on Fire”, come veri e propri moti di ribellione. Rihanna, Miley Cyrus, Katy Perry, Scarlett Johansson col suo discorso contro trump, hanno aderito alla marcia, ribadendo ancora una volta di “non temere un bullo razzista”, “siamo più forti della paura”.