Eccellenze della Campania: la classifica di Simone Ottaiano
Intervistato a RunRadio, la web radio dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, di cui è anche ex studente, Simone Ottaiano, Presidente dell’Associazione Terre di Campania e Direttore responsabile dell’omonimo Magazine, esperto di marketing e comunicazione, ha stilato la sua personale classifica delle tre più grandi eccellenze campane. Al primo posto, da appassionato di vini, non poteva che posizionare le tre DOCG della provincia di Avellino, Taurasi, Fiano di Avellino e Greco di Tufo, patrimonio enologico unico che si distingue nel panorama nazionale, non solo per la qualità delle produzioni, ma soprattutto per la compresenza sul medesimo territorio, quello Irpino, di vini e cantine eccellenti conosciute in tutto il mondo. Al secondo posto piazza i suoi amati catelli e fortificazioni campane. Una presenza che rappresenta quasi un marker genetico del nostro territorio, ma che spesso viene dimenticata. La Campania possiede, infatti, uno dei più grandi agglomerati di incastellamento d’Europa retaggio delle innumerevoli vicende storiche che hanno visto succedersi, in ogni angolo della nostra regione, popolazioni provenienti da tutta Europa e non solo. I castelli campani sono una risorsa storico-culturale di inestimabile valore, che tarda ancora ad essere inserita in progetti di sviluppo integrato, mancando così la possibilità di divenire attrattore turistico fondamentale per il territorio. Una piccola parte del patrimonio castellare campano è raccontata nel Museo dei Castelli di Casalbore (AV), fondato dallo stesso Simone Ottaiano. E dai castelli si passa, infine, al mare. Il Presidente Ottaiano colloca, infatti, al terzo posto della sua personale classifica la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, unico ente di ricerca autonomo con sede nel Sud Italia, vera e propria eccellenza nel campo degli studi di biologia marina, oltreché sede di uno degli acquari ottocenteschi meglio conservati al mondo. Tre grandi eccellenze della terra campana raccontate da un viaggiatore appassionato della nostra terra che ha saputo coniugare il suo lavoro con una concreta opera di valorizzazione del territorio.