‘’A scuola di OpenCoesione’’
Il Liceo S. Pizzi ha raccolto la sfida del progetto: ‘’A scuola di OpenCoesione’’ perché crede nel suo obiettivo fondante, quello di formare delle persone che sentano di dover avere in maniera attenta e partecipe il loro rapporto con il bene comune. Per rispondere a tale finalità, gli alunni hanno deciso di capire come siano stati spesi i soldi finanziati dalla Regione Campania, dal comune di Capua e soprattutto dall’Unione Europea per ristrutturare parte del complesso monumentale dell’ex-Convento dell’Annunziata: fiore all’occhiello delle tante bellezze artistiche ed architettoniche della città di Capua. I giovani studenti nel primo percorso d’indagini si sono impegnati riguardo lo studio di documenti, interviste alle figure istituzionali e professionali impegnate nelle diverse fasi del recupero e del restauro, hanno realizzato un lavoro ricco di dati oggettivi, che sono serviti per capire cosa è stato fatto e cosa si può fare per consentire ai cittadini di Capua di poter usufruire di un sito archeologico bello da vivere e da offrire in osservazione ai turisti . Il lavoro svolto da novembre sino ad oggi è stato presentato nell’aula magna dell’istituto S. Pizzi, sabato 4 marzo in un evento/convegno denominati Open Data Day. Alla manifestazione erano presenti il Dirigente Scolastico E. Carafa, il Consigliere Marisa Giacobone, responsabile della pubblica istruzione di Capua, l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Mingione, l’architetto Trimarchi e l’architetto De Lucia, che ha mostrato gli interventi effettuati riguardo l’ex-convento. Il dibattito ha visto protagonisti i cittadini che si son fatti carico, singolarmente del loro ruolo, istituzionale e si sono impegnati ad operare in maniera partecipe e trasparente. La trasparenza e la partecipazione sono quindi gli elementi basilari di tutto il discorso offerto dal progetto di ASOC , il Pizzi ha fatto suoi gli obiettivi e spera di poter costruire un discorso formativo che veda lavorare insieme tutte le offerte formative del Territorio, affinché si realizzino gli ideali di rispetto e di tutela dei Beni Comuni.
Ersilia Gaudiano, Rosa D’Angelo e Vincenzo Aurilio (studenti del “Pizzi”)