Mosul, quasi completamente libera. I jihadisti “moriranno tutti”

“Le truppe irachene hanno liberato oltre un terzo di Mosul Ovest e ora i combattenti dell’Isis sono completamente circondati, in trappola e destinati a morire tutti”. Così l’inviato della Casa Bianca per la lotta all’Isis, Brett McGurk, tracciando un bilancio delle prime tre settimane dell’offensiva per riconquistare la parte occidentale della città, capitale del Califfato. Con la presa del quartiere di Badug, da parte della IX Divisione, l’Isis ha perso l’ultima strada che collega Mosul Ovest alla parte occidentale della provincia di Ninive. Controlla ancora Tall Afar e il confine con la Siria.
A questo punto i jihadisti rimasti, “sono in trappola” e “saranno uccisi tutti”. “Le forze della coalizioni, oltre a sconfiggerli, si assicureranno che nessuno “possa fuggire. Ogni combattente rimasto a Mosul, dice McGurk, sta andando incontro alla morte”. Le operazioni per riconquistare Mosul sono cominciate il 16 ottobre. La liberazione della zona Est è stata completata alla fine di gennaio, dopo quasi tre mesi e mezzo. “L’avanzata a Mosul Ovest, cominciata il 19 febbraio, è stata invece più veloce”, come ha spiegato il generale Maan al-Saadi, che guida l’antiterrorismo. “Ora le forze governative controllano oltre un terzo della Capitale. Al-Saadi ha stimato che la liberazione di questa ultima parte di città sarà più semplice rispetto a quanto fatto per la zona orientale, che ha richiesto oltre cento giorni. Da Mosul Ovest sono fuggite finora 70 mila persone, portando il numero degli sfollati a circa 220 mila, in quasi cinque mesi. La maggior parte dei nuovi profughi si sta ammassando nel campo di Hammam al-Alil, a 30 chilometri da Mosul Ovest.  

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