Il test del respiro per diagnosticare alcuni tumori

Una ricerca dei ricercatori inglesi dell’Imperial College presentata durante il Congresso Europeo di Oncologia sul Cancro (ECCO) del 2017 ad Amsterdam, in questi giorni, ha dimostrato l’efficacia diagnostica del test del respiro per individuare i tumori dell’esofago e dello stomaco nei loro primi stadi di sviluppo. Questo nuovo test analizza la presenza di cinque sostanze chimiche, evidenziate nei pazienti affetti da questi due tipi di cancro, come acido butirrico, acido pentanoico ed esanoico, butanale, decanale. Mentre gli studi precedenti avevano evidenziato la presenza di sostanze chimiche specifiche come butanale, decanale, acido butirrico, acido valerico e acido etanoico. Queste sostanze chimiche specifiche  sono invece assenti nelle persone sane e in quelle affette da altri tipi di malattie gastrointestinali. I ricercatori per capire se le tracce di questa miscela di sostanze chimiche potessero rappresentare una chiave di diagnosi per i pazienti con cancro allo stomaco o esofago, hanno raccolto i  campioni di respiro di 335 persone curate in diversi ospedali di Londra. Di queste persone, 163 erano affette da cancro allo stomaco o all'esofago, mentre altre 172 non mostravano neoplasie rilevanti nonostante la presenza di sintomi gastrointestinali. Poi i campioni sono stati analizzati con la tecnica della spettrometria di massa e il test ha mostrato una precisione dell’ottantacinque percento in un campione di 300 pazienti che può essere ulteriormente migliorata con altri studi più approfonditi. Ora il modo per diagnosticare questi tumori è l’endoscopia, anche se è un metodo costoso, invasivo e con alcune complicanze. Inoltre questo metodo dell’endoscopia si limita a individuare il tumore allo stomaco o esofago mediamente più tardi, quando già presenta delle metastasi. Quindi un test del respiro potrebbe essere utilizzato come test non invasivo, di prima linea per ridurre il numero di endoscopie inutili. A lungo termine potrebbe anche essere utilizzato per la diagnosi e il trattamento precoce in modo da avere una probabilità più ampia di una prognosi  positiva ed efficace per una migliore sopravvivenza. Su tale aspetto basti pensare che il cancro allo stomaco colpisce mediamente pazienti molto anziani con tassi di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi in media molto bassi, intorno al 10% dei casi. La stessa cosa avviene pure per il cancro all’esofago. Infatti, nel corso dei prossimi tre anni i ricercatori continueranno la ricerca su un campione più ampio di pazienti per pensare a un’implementazione clinica del test del respiro. Inoltre non si concentreranno solo sui tumori allo stomaco o esofago ma anche su altri tipi di cancro, come il tumore al colon-retto e del pancreas.

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