Prostituzione, i giovani la recensiscono online

La vita quotidiana di ogni essere umano, a qualsiasi età e in qualunque situazione, è tanto semplice quanto complessa, perché richiede la presenza di una mente che sappia rapportarsi con una serie di comportamenti frutto di un sano rapporto con il passare del tempo. In una società globale come la nostra, in cui la monotonia della quotidianità viene vissuta negativamente, perché fonte di frustrazione, la possibilità di emergere, secondo le regole della comunicazione odierna, ossia con i social network, diventa l’unica possibilità contro la disperazione. Si esprime coraggio sia con atti autolesionistici per comunicare un inconscio disprezzo per la vita, il futuro e qualsiasi costruzione professionale possibile, sia con la voglia narcisistica che c’è in ognuno di noi e che molto spesso prende il sopravvento ed allora vai su internet e inondi i social con tutto ed il contrario di tutto. Il tutto per qualche visualizzazione in più su Youtube, oppure per qualche Like in altri social. A questa situazione non si giunge, però, per caso oppure per un errore di frequentazione, ma spesso essa è il risultato di una prolungata e condivisa esposizione ai reality, a trasmissioni intelligenti dove si impara a cantare di tutto, quando non sia l’effetto nefasto dell’assenza di un vero dialogo con i propri genitori. Eppure si potrebbero eliminare sul nascere queste manifestazioni dementi dei nostri giovani, basterebbe volerlo, e il problema è proprio questo, che non lo si vuole, perché in questo modo avremo un popolo adulto bruciato anche nel cervello, nonostante sembri essere vivo. Tutto questo evidenzia, invece, mancanza di carattere, irresponsabilità, fiacchezza morale, spirito gregario, incapacità di far da soli, mancanza di prospettiva. L’ultima, non so proprio come chiamarla, in ordine di tempo è un sito online dove ragazzi 20/30enni recensiscono le prestazioni sessuali di chi si prostituisce in strada dopo averle “testate personalmente”. Giovani che trascorrono la sera/notte ad andare giù e su sui luoghi più trafficati dalle prostitute e che dopo aver fatto sesso con loro, il loro primo gesto è quello di recensire l’atto e di postarlo su un sito il cui nome è tutto un programma “Gnocca Street” e molti giovani recensiscono anche il Viale Carlo III^ dando voti alle prestazioni. Si tratta di un vero e proprio passaparola via web con voti e luoghi per attirare la folta schiera dei fruitori del sesso a pagamento. Le prestazioni sessuali di chi si prostituisce tramite annunci in siti di incontri, come il rinomato “bachecaincontri”, vengono spesso recensite in altrettanti siti che si stanno moltiplicando in rete, ma quello che ora va molto di modo sono proprio i racconti delle prestazioni in strada. Al di là delle “raccomandazioni”, sempre al limite del reato di favoreggiamento, si tratta della migliore tragicomica narrazione dell'immaginario degli italiani che fanno sesso a pagamento, e che, nell'era dell'educazione sentimentale Youporn, si sono rinominati in un più elegante e rampante epiteto: “punter” o “utente”. Era molto meglio la “gioventù bruciata” incarnata da James Dean che i ragazzi di oggi.

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