Pasqua e pasquetta tra origini, tradizioni culinarie e musei aperti

A Pasqua si interrompe il tradizionale periodo di "austerity" della quaresima, a ricordo dei grami giorni trascorsi dagli ebrei nel deserto, e la terribile settimana in cui avviene la crocifissione di Cristo e culminante con la sua resurrezione.
La Pasqua cristiana che cade sempre di domenica, comprende infatti un periodo di 7 giorni, noto come la “Settimana Santa”, che fa seguito alla Quaresima e alla festività delle Palme. E’ una settimana caratterizzata da riti religiosi solenni nel ricordo della crocifissione, morte e resurrezione di Gesù
Fu il Concilio di Nicea del 325 a stabilire che essa fosse celebrata la prima domenica dopo la luna piena che seguiva l’equinozio di primavera, e cioè in una data tra il 22 marzo e il 25 aprile.
Essa è considerata la festa religiosa più importante del cristianesimo in uno al Santo Natale.
Tradizionalmente, alla notizia della resurrezione di Gesù fa eco la festa culinaria del pranzo pasquale.  
Ed ecco che piatti grassi ed opulenti affollano le nostre tavole in segno di festa per la resurrezione del Signore.
Alla festa religiosa della Pasqua segue poi quella civile della pasquetta che, complice la mitezza delle giornate primaverili, si caratterizza con le classiche gite nel circondario.
Il lunedì dell'angelo infatti, chiamato anche così per via dell'apparizione dell'angelo alle donne recatesi il giorno dopo la pasqua al sepolcro di Gesù trovandolo vuoto, è anche il giorno in cui la Bibbia riporta che Gesù risorto appare a due discepoli in cammino verso Emmaus a pochi chilometri da Gerusalemme.
Per ricordare il breve viaggio dei due discepoli si trascorrerebbe, dunque, il giorno di pasquetta facendo una passeggiata o una scampagnata appena fuori porta.
Quest'anno lodevolmente, oltre al tradizionale banchetto campale a base degli avanzi del giorno prima e, segnatamente, di pietanze facilmente trasportabili come i casatielli e i tortani, in uno a godere ameni paesaggi campestri, montani o marittimi, si potrà usufruire anche dell'accesso ai poli culturali campani che resteranno aperti per l'occasione.
A Napoli ad esempio, ma l'elenco non è esaustivo, saranno aperti il museo di Capodimonte, il museo archeologico, quello della villa Floridiana, il palazzo reale, la certosa di S. Martino e Castel S. Elmo, la villa Pignatelli.
A Caserta, nonostante i problemi di sicurezza sollevati recentemente, sarà aperta la celebre reggia vanvitelliana e va dato atto al direttore Mauro Felicori e ai sindacati dei lavoratori lo sforzo per assicurare, dopo ben 25 anni, la fruibilità di questo importantissimo spazio alla cittadinanza in questa occasione festiva.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post