Revocata la cittadinanza onoraria di Napoli al Generale Cialdini
E’ stata approvata in Giunta, su proposta del Sindaco de Magistris, la delibera con la quale viene revocata la cittadinanza onoraria di Napoli ad Enrico Cialdini (1811- 1892), Generale dell'Esercito Piemontese e, dal luglio 1861, Luogotenente Regio delle province meridionali. Le revoca è stata decisa "come atto di riconoscimento, per la memoria storica, alle vittime delle stragi che il Generale Cialdini perpetrò nel Mezzogiorno del nostro Paese". Impegnato dopo l'Unità d'Italia nella lotta al brigantaggio nelle regioni meridionali, Cialdini fu responsabile, il 14 agosto 1861, del massacro di Pontelandolfo e Casalduni. I due paesi vennero rasi al suolo e molti civili uccisi. Tra cento e mille, si gridò subito, ma i morti accertati furono tredici. Del resto è stato sempre impossibile stabilire il numero esatto delle vittime poiché gli archivi comunali vennero dati alle fiamme. Cialdini ordinò e guidò il massacro come rappresaglia per l'eccidio di quarantacinque Bersaglieri che, dopo essersi arresi, furono letteralmente fatti a pezzi dai briganti filoborbonici.
150 anni dopo, il 14 agosto 2011, Giuliano Amato, Presidente del Comitato per le Celebrazioni Commemorative, porse alle "città martiri" le scuse dell’Italia.
Sei mesi prima di quel triste evento, nel febbraio del 1861, l’allora Sindaco di Napoli, Andrea Colonna Conte di Stigliano, conferì al Generale Enrico Cialdini la cittadinanza onoraria partenopea, in segno di riconoscenza. Ora gli è stata revocata.