Un’industria casearia di Caserta inquinava il fiume Volturno

Ieri mattina i Carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese (CE) hanno sottoposto a sequestro preventivo un’azienda casearia Ponticorvo-Burrificio  di Alvignano per inquinamento ambientale, con sversamento di residui di lavorazione casearia nelle acque di un canale del fiume Volturno. Un decreto di sequestro preventivo emesso dall’Ufficio G.I.P. presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, richiesto dalla Procura della Repubblica, ha portato al sequestro di quest’azienda casearia della provincia di Caserta di Antonino Ponticorvo, indagato per il reato p.p. dell’art. 452 bis del codice penale,  per lo scarico illegale di rifiuti industriali della lavorazione casearia del burro fresco nell’anno 2016, in vicinanza del canale Olivella-Spinosa del fiume Volturno. Si è movimentati su tale sversamento di rifiuti industriali con una serie di controlli da parte dell’Arna locale che già da qualche tempo, a periodi alterni, stava verificando tale zona e la strana colorazione biancastra delle acque dell’affluente finale del fiume Volturno, il canale Olivella-Spinosa. A tale intervento sono susseguite anche le verifiche dell’ARPAC di Caserta con l’analisi delle acque sia a monte sia valle, che hanno accertato e confermato che l’azienda casearia Ponticorvo, situata nelle immediate adiacenze del sopraindicato canale, scaricava le acque di scarto conseguenti alla lavorazione casearia nelle acque del canale. Infatti, da un controllo della documentazione del  Formulario Identificazione Rifiuti, riguardante lo smaltimento delle acque di lavorazione si ricavava che, in base alla reale produzione di prodotto finito, l’azienda casearia Ponticorvo smaltiva regolarmente solo il 25% dei prodotti di scarto della lavorazione, mentre il restante 75% dei rifiuti era immesso nelle acque del canale.

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