Kim provoca Trump. Lancia un nuovo missile

La Corea del Nord ha lanciato un nuovo missile balistico, il settimo dall’inizio dell’anno, a meno di una settimana dall’elezione del Presidente sudcoreano Moon Jae-in. Il missile ha viaggiato per 700 chilometri, per poi finire nelle acque del mar del Giappone, come ha riferito l’agenzia di stampa Yonhap.  
Non si tratta tuttavia di “un missile balistico intercontinentale”, fa sapere in un comunicato il Comando Usa nel Pacifico e il suo lancio “non ha rappresentato alcun tipo di minaccia per il Nord America”. Sempre secondo l’agenzia Yonhap, Moon Jae-in ha convocato una riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Corea del Sud dopo il lancio. Le tensioni nella penisola coreana sono aumentate nelle ultime settimane, a causa del programma nucleare di Pyong-yang e dei test missilistici. Il lancio del nuovo missile coincide con l’inaugurazione della “Belt and Road Iniziative”, il summit sulla via della Seta che vedrà arrivare a Pechino leaders e rappresentanti da tutto il mondo. Tra i partecipanti al summit ci sarà anche una delegazione Usa. Choe Son-hui, Direttore del Ministero degli Esteri nordcoreano, responsabile per agli affari americani, aveva detto, alcuni giorni fa, che Pyong-yang sarebbe stata pronta “a dialogare con Washington, sotto le giuste condizioni”. Stesso discorso quello di Trump, che qualche settimana fa aveva affermato che sarebbe stato “onorato” di incontrare, a certe condizioni, il leader nordcoreano Kim Jong-un.  
Il governo di Tokyo ha espresso una protesta formale per il lancio del missile, definendo l’atto “assolutamente inaccettabile”, aggiungendo che i ripetuti lanci missilistici dalla Corea del Nord costituiscono una grave minaccia per il Giappone e sono una palese violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite. Il premier nipponico Shinzo Abe ha ribadito che Tokyo continuerà a lavorare con gli Stati Uniti e la Corea del Sud, per garantire la sicurezza dei confini. Dal canto suo, il capo di Gabinetto Yoshihide Suga ha confermato che il missile è rimasto in volo circa 30 minuti, percorrendo una distanza di 700 chilometri e precipitando nel mar del Giappone, fuori dalla Zona Economica Esclusiva (ZEE) e oltre le 200 miglia nautiche dalle linee di base. Sia il tempo di volo che l’inusuale altitudine di 1.000 chilometri, raggiunta dal vettore, potrebbero infatti far ipotizzare un salto di qualità da parte della Corea del Nord. Si potrebbe trattare, infatti,  di un tipo di missile molto avanzato,  capace di una traiettoria da 4.500 km. 

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