Oggi è una e chelle jurnate, uno spettacolo…
"Uno spettacolo per non dimenticare, che affronta un tema drammatico con leggerezza, suscitando sorrisi per alcune caratterizzazioni di qualche personaggio, ma che mai manca di rispetto al popolo di Bellona e a tutti i loro parenti che vissero quell'evento", così si esprime il regista Michele Tarallo per introdurre la sua pièce teatrale costruita intorno alla vicenda dei 54 martiri e nata dalla penna dell'autore Vincenzo Caretti. L'obiettivo è stato raggiunto: trasmettere un'emozione al popolo di Bellona che si trova a (ri)vivere quel terribile episodio avvenuto il 7 ottobre 1943. La rappresentazione teatrale in 2 atti liberamente ispirata all’eccidio si presenta come una tragedia moderna coi connotati dell'ironia, quel poco di ironia che basta a strappare qualche sorriso insieme alle lacrime inevitabili per un contenuto così imponente che si propaga nella memoria. Il coraggio degli amici compaesani della compagnia teatrale Scenicamente è degno di plauso e di una standing ovation, per aver saputo interpretare senza eccessi e con professionale semplicità i personaggi inventati da Caretti, in una scena minimale che non ha bisogno di troppi oggetti, perché bastano le parole e i toni a far raffigurare nella mente dello spettatore tutto ciò che accadde in quel maledetto giorno di ottobre: una bomba a mano lanciata da un bellonese per difesa contro due soldati tedeschi ubriachi, uccidendone uno, fu il motivo scatenante della strage. Per vendetta, i nazisti invasero le case dei bellonesi alla ricerca di uomini per prelevarli e condurli alla cava, dove li avrebbero poi trucidati, con l’ingannevole motivazione che li avrebbero portati al lavoro. Alle prime luci dell’alba circa 200 uomini vennero raggruppati all’interno della cappella di San Michele e a gruppi di 10 furono poi portati alla cava, per commettere uno dei più terrificanti crimini della storia. “Mi sarebbe piaciuto modificare il finale di questa triste vicenda – confida l’autore Vincenzo Caretti – ma purtroppo possiamo solo raccontarla e trasmetterla ai nostri figli come i nostri padri hanno fatto con noi e far sì che questi orrori non si ripetano più”. È un omaggio delicato, recitato e vissuto, profondamente sentito. Autori e attori sono riusciti nell’ardua impresa di mettere in scena un pezzo di storia di Bellona, tra angoscia e paura, tra ricordi e commozione, stringendo tutti in un caldo seppur immaginario abbraccio".
“Oggi è un e chelle jurnat” andrà in scena al teatro parrocchiale San Secondino fino al 21 maggio.
Autore Vincenzo Caretti
Regista Michele Tarallo
Attori in scena: Antonio Fiata, Luisa Di Nardo, Domenica Pollasto, Mike Cristofaro, Giusy Di Nardo, Antonio Manco, Mirella D’Onofrio, Catia Tartaglione, Antonia Di Giacomo, Lara Orsino, Nino Gagliardi, Giovanni Lamberti, Antonio Iorio, Angelo Nappa, Mario D’Onofrio, Vincenzo Caretti
Oggi è una e chelle jurnate, uno spettacolo… da standing ovation