Blue Whale spopola tra gli adolescenti, lo Psicologo spiega la pericolosità del “gioco”

(Sabato 3 giugno 2017, alle ore 17.00, nell’Auditorium del Centro Parrocchiale di Vitulazio (CE), l'Associazione Dea Sport Onlus presenta la XII edizione di "Ambiente Cultura Legalità", (qui i dettagli della manifestazione: http://www.deanotizie.it/webnews/index.php?option=com_content&task=view&id=18933&Itemid=1) durante la quale ci sarà un fuori programma: il Dott. Adelchi Berlucchi – Psicologo e Psicoterapeuta illustrerà cosa comporta partecipare al “gioco” Blue whale "Balena blu" ndr)
Tra i giovani sta spopolando un nuovo gioco dell’orrore, il Blue Whale che letteralmente significa balenotta azzurra, che ha portato negli ultimi sei mesi alla morte di circa centotrenta adolescenti in Russia  come  ha riportato il giornale Siberian Times. Di questo gioco si è avuta notizia solo quando la trasmissione televisiva de Le Iene ha affrontato questo delicatissimo tema andando in Russia e parlando con alcuni genitori che hanno perso i loro figli a causa di questo “gioco dell’orrore”. L’assurdità consiste nel far  affrontare una serie di prove, il tutto per cinquanta giorni, come ad esempio tagliarsi la mano,  svegliarsi alle 4.20 del mattino per guardare film psichedelici e disegnarsi sul braccio una balenotta azzurra. Più si va avanti con i giorni più le regole della Blue Whale diventano assurde come il decimo giorno, per esempio, che invita il partecipante ad alzarsi alle 4.20 di notte e andare sul tetto di un palazzo molto alto. Poi al 26esimo giorno il curatore comunicherà all'adolescente il giorno in cui dovrà morire. Ma non è tutto ciò poiché dal 30esimo al 49esimo giorno, ogni adolescente dovrà alzarsi alle 4.20 per guardare film horror e farsi un taglio al giorno. L'ultimo giorno, il 50esimo, prevede infine la morte con il lancio giù da un palazzo molto alto che è filmato da altri ragazzi minorenni per documentare il tutto. Dietro a questo agghiacciante “gioco” si nascondono persone in grado di manipolare la mente di giovani ragazzi tra i 9 e i 17 anni in modo orribile facendosi chiamare “curatori” o “tutor”. Sono loro che dettano le regole del gioco. Questo gioco spaventoso ha già avuto anche una vittima in Italia a Livorno lo scorso febbraio dove un quindicenne si è suicidato da un palazzo di ventisei piani per seguire le regole della Blue Whale. Ci sentiamo tutti scossi all’idea che un nostro figlio possa partecipare a tale gioco. Infatti, il Blue Whale sta prendendo sempre più piede anche in Italia e fa il lavaggio del cervello a coloro che vi partecipano anche solo per provare. Ecco perchè non dovete cominciare nemmeno per gioco. È veramente una sciocchezza provarci per “vedere com’è”. E’ orribile, rischioso, sbagliato. Stanno correndo ai ripari i social network come Facebook e Istagram che hanno inserito nel loro centro di assistenza alcune pagine dedicate alla sofferenza, all’autolesionismo e al suicidio per il crescente coinvolgimento di ragazzi. Da molto tempo sappiamo che ogni nostra ricerca sul web è tracciata e che se proviamo a fare ricerche sui social mirati ad argomenti tristi, autolesionisti o pericolosi vi si aprirà una finestra pop-up sul vostro computer con consigli, indicazioni e linee telefoniche da contattare se sentite il bisogno di aiuto per voi o i vostri amici. Non fatevi ingannare da questa stupidaggine.

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